Aida Talliente voce Giorgio Pacorig Fender Rhodes e Korg ms120
Un racconto di rara bellezza. Un percorso delicato e commovente, che attraverso la semplice esistenza di un uomo fa riscoprire quelle straordinarie azioni capaci di trasformare i luoghi e generare nuova vita. Una narrazione che accompagna chi ascolta in una dimensione di serenità e contemplazione lasciando un messaggio positivo sulla “presenza umana” nel mondo.
presentazione del libro “La Rosa bianca” e incontro con l’autore Paolo Ghezzi
info e prenotazioni: ingresso libero fino ad esaurimento posti. Posti disponibili 70
La presentazione del libro si svolge a latere del progetto “La Rosa bianca occhi negli occhi”, giunto al suo terzo anno e rivolto alle scuole superiori di Udine e provincia. Nel corso di questo periodo, grazie alla collaborazione con “Libera Udine”, presidio “Rita Atria” e “Mondi a confronto”, le scuole hanno ospitato la mostra itinerante messa a disposizione dalla Weisserose Stiftung di Monaco di Baviera e partecipato alla rassegna di teatro per le scuole “TIG” del CSS assistendo allo spettacolo
Saranno presenti il giornalista e autore del libro Paolo Ghezzi e Aida Talliente autrice e interprete dello spettacolo. Parteciperà il “Coro popolare della resistenza” di Udine Un ringraziamento particolare a: Libera Udine, CSS Teatro stabile dìinnovazione del FVG, Libreria Tarantola, A.N.P.I. Udine, A.N.E.D. Udine, Centro d’accoglienza Ernesto Balducci, Teatro della sete
info e prenotazioni per Dedica e navetta: posti limitati, prenotazione obbligatoria al numero 0815851096 dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 14.00 o scrivendo una mail a teatriassociatinapoli@gmail.com
Il servizio navetta è attivo con partenza dal Museo archeologico ore 17.30 per il turno delle 18.00 ore 18.30 per il turno delle 19.00 ore 19.30 per il turno delle 20.00
a cura di Aida Talliente con Aida Talliente e Marina Rippa
Un percorso affettivo, intimo, familiare dedicato a Massimo Staich in cui sono raccolte le voci di alcune persone a lui care. I pensieri, i ricordi e le parole diventano la base su cui compaiono, a tratti nel buio, alcune luci, oggetti, immagini, visioni, presenze. Non si tratta di uno spettacolo ma di un momento di ascolto e pensiero da attraversare e condividere insieme. Un breve viaggio, dunque, tra la memoria e il cuore.
info e prenotazioni: 5 euro per i non abbonati con prenotazione al 3286765097 da lunedì a venerdì (9.30/13.00 – 15.00/16.30)
Miriam Foresti: voce Aida Talliente: voce recitante Alan Malusà Magno: chitarra, voce Francesco De Luisa: piano Nicola Di Camillo: contrabbasso Emanuel Donadelli batteria
Un racconto tutto d’un fiato in cui voci e strumenti si fondono e si mettono al servizio delle parole, per travolgere chi ascolta con la potenza evocativa dei versi e della musica di Nick Drake: un’occasione per fermare il tempo e mettersi in ascolto, per porsi delle domande sulla felicità e sul senso della fama, per dialogare con quella parte di sé che si tende a nascondere, il proprio lato oscuro, per lasciarsi cullare dalla bellezza e abbandonarsi alle emozioni più profonde.
a cura di Aida Talliente Aida Talliente: letture clarinetto: Andrea Favot violino: Oscar Pauletto pianoforti: Mira De Vido, Rubino Leone organizzazione: Biblioteca Civica di S. Vito al Tagliamento, Assessorato alla vitalità
Due ragazzi sedicenni frequentano la stessa scuola esclusiva. L’uno è figlio di un medico ebreo, l’altro è di ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un’amicizia del cuore, un’intesa perfetta e magica. un anno dopo, il loro legame è spezzato. Questo accade in Germania, nel 1933… Uno dei testi più densi e più puri sugli anni del nazismo in Germania … Tra i romanzi più belli che si possano raccontare ai lettori, dai dodici anni in sù. Senza esitazione.
spettacoli all’interno della rassegna per le scuole “TIG” del CSS Teatro stabile d’innovazione del FVG
di e con Aida Talliente e Sandro Pivotti
musiche Marco Colonna
disegno luci Luigi Biondi
patrocinio: Fondazione Die Weisse Rose Monaco, A.N.P.I. Udine, Comune di Udine, Regione FVG, A.N.E.D. Nazionale, Centro d’Accoglienza E. Balducci Udine, Università degli Studi di Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste, Arci Udine, Pordenone
collaborazione: Libera Udine e Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie coordinamento di Udine, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
un ringraziamento al Dottor Umberto Lodovici e al Dottor Paolo Ghezzi
IL PROGETTO
La “Rosa Bianca” è il nome scelto da un gruppo di studenti universitari di Monaco, che dalla primavera del 1942 all’inverno del 1943, iniziarono e portarono avanti con coraggio, un percorso di resistenza politica contro il regime nazista. Il gruppo di amici e conoscenti, ispirati da “libri proibiti” di straordinari scrittori,organizzarono un’attività sovversiva, scrivendo e divulgando in diverse città della Germania, dei volantini che portavano la voce di una piccola parte del popolo, quello che non poteva tacere davanti alla violazione dei diritti umani e alla negazione della libertà. Il nucleo principale composto da Hans e Sophie Sholl, Alexander Schmorell, Willi Graf, Christoph Probst e il professor Kurt Huber, venne scoperto nel febbraio del 43. Tutti e sei i componenti furono arrestati, processati e ghigliottinati per alto tradimento. Ma il loro messaggio non si esaurì quell’inverno, fu accolto e portato avanti da altri, anche in seguito alla loro morte.
I membri della Rosa Bianca erano dei ragazzi provenienti da famiglie per lo più borghesi. Famiglie amorevoli che avevano cresciuto i loro figli con alti principi morali ed etici. E’ questa educazione che permette loro di poter distinguere tra il giusto e l’ingiusto e di farsi carico con piena responsabilità delle proprie azioni. Pur vivendo sotto la ferocia della dittatura nazista, questi giovani furono in grado di scegliere da che parte stare donando se stessi, per i diritti di tutti. La loro Resistenza non violenta è uno straordinario esempio di azione politica, che attraverso parole e idee ha generato, per la prima volta, un messaggio universale contemplando la possibilità di un’Europa unita e di una convivenza pacifica tra tutti i popoli portatori di bellezza nella propria diversità. Un messaggio tra i più attuali e contemporanei, che parla di libertà. Libertà così tanto desiderata da rischiare la propria vita per riaverla.
Il racconto di queste vite, costruito partendo da lettere, pensieri e avvenimenti, vuole essere un omaggio alla voce dei giovani; ai giovani di allora, che attraverso le loro scelte e le loro azioni lasciarono delle tracce e ai giovani di oggi, in costante cammino verso la costruzione di un mondo più giusto, più etico, più umano, un mondo che ancora fatica a trovare strumenti di pace.
Solo le storie degli uomini possono risuonare e cambiare la vita di altri uomini. Raccontare di questi ragazzi ora, significa parlare di qualcosa che va al di là del loro tempo. Il coraggio di ogni generazione è la chiave per lo sviluppo della nostra civiltà. Questo è ciò che deve essere difeso. Come è stato fatto allora, così deve esserlo oggi.
spettacoli all’interno della rassegna per le scuole “TIG” del CSS Teatro stabile d’innovazione del FVG
di e con Aida Talliente e Sandro Pivotti
musiche Marco Colonna
disegno luci Luigi Biondi
patrocinio: Fondazione Die Weisse Rose Monaco, A.N.P.I. Udine, Comune di Udine, Regione FVG, A.N.E.D. Nazionale, Centro d’Accoglienza E. Balducci Udine, Università degli Studi di Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste, Arci Udine, Pordenone
collaborazione: Libera Udine e Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie coordinamento di Udine, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
un ringraziamento al Dottor Umberto Lodovici e al Dottor Paolo Ghezzi
IL PROGETTO
La “Rosa Bianca” è il nome scelto da un gruppo di studenti universitari di Monaco, che dalla primavera del 1942 all’inverno del 1943, iniziarono e portarono avanti con coraggio, un percorso di resistenza politica contro il regime nazista. Il gruppo di amici e conoscenti, ispirati da “libri proibiti” di straordinari scrittori,organizzarono un’attività sovversiva, scrivendo e divulgando in diverse città della Germania, dei volantini che portavano la voce di una piccola parte del popolo, quello che non poteva tacere davanti alla violazione dei diritti umani e alla negazione della libertà. Il nucleo principale composto da Hans e Sophie Sholl, Alexander Schmorell, Willi Graf, Christoph Probst e il professor Kurt Huber, venne scoperto nel febbraio del 43. Tutti e sei i componenti furono arrestati, processati e ghigliottinati per alto tradimento. Ma il loro messaggio non si esaurì quell’inverno, fu accolto e portato avanti da altri, anche in seguito alla loro morte.
I membri della Rosa Bianca erano dei ragazzi provenienti da famiglie per lo più borghesi. Famiglie amorevoli che avevano cresciuto i loro figli con alti principi morali ed etici. E’ questa educazione che permette loro di poter distinguere tra il giusto e l’ingiusto e di farsi carico con piena responsabilità delle proprie azioni. Pur vivendo sotto la ferocia della dittatura nazista, questi giovani furono in grado di scegliere da che parte stare donando se stessi, per i diritti di tutti. La loro Resistenza non violenta è uno straordinario esempio di azione politica, che attraverso parole e idee ha generato, per la prima volta, un messaggio universale contemplando la possibilità di un’Europa unita e di una convivenza pacifica tra tutti i popoli portatori di bellezza nella propria diversità. Un messaggio tra i più attuali e contemporanei, che parla di libertà. Libertà così tanto desiderata da rischiare la propria vita per riaverla.
Il racconto di queste vite, costruito partendo da lettere, pensieri e avvenimenti, vuole essere un omaggio alla voce dei giovani; ai giovani di allora, che attraverso le loro scelte e le loro azioni lasciarono delle tracce e ai giovani di oggi, in costante cammino verso la costruzione di un mondo più giusto, più etico, più umano, un mondo che ancora fatica a trovare strumenti di pace.
Solo le storie degli uomini possono risuonare e cambiare la vita di altri uomini. Raccontare di questi ragazzi ora, significa parlare di qualcosa che va al di là del loro tempo. Il coraggio di ogni generazione è la chiave per lo sviluppo della nostra civiltà. Questo è ciò che deve essere difeso. Come è stato fatto allora, così deve esserlo oggi.
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