Mal da sabida

Mal da sabida

versi di P.P. Pasolini e musica oltre i generi

mercoledì 21 novembre 2018 ore 21.00

Teatro Pasolini, Cervignano del Friuli (UD)

spettacolo di musica e poesia con

Aida Talliente voce, giocattoli sonori

Leo Virgili chitarra, trombone, theremin

Roberto Amadeo basso elettrico e contrabbasso

Marco D’Orlando batteria

Flavio Passon tastiere

versi di Pier Paolo Pasolini, Leonardo Zanier, Federico Tavan, Raffaele BB Lazzara

evento promosso dall’Associazione Teatro Pasolini di Cervignano del Friuli

Il suggestivo progetto nasce dall’incontro fra l’attrice Aida Talliente e il musicista Leo Virgili con alcuni dei più giovani e creativi musicisti della frizzante scena friulana. Una ricerca che parte dal suono della lingua friulana, capace di essere cruda e spigolosa ma anche infinitamente dolce nella sua dimensione più poetica. Il gruppo dipinge paesaggi sonori contemporanei variegati e mai banali, passando dal blues al dub, dalla psichedelia alle melodie senza tempo di ispirazione “morriconiana”, con l’improvvisazione di stampo jazzistico a fare da comune denominatore. A impreziosire questo ensemble c’è la straordinaria teatralità di Aida Talliente, capace di esaltare la potenza della poesia di Pasolini, Zanier, Tavan, BB Lazzara: un emozionante tributo ad alcuni dei grandi nomi della poesia friulana moderna e contemporanea.

www.euritmica.it www.teatropasolini.it +39 0431370273
biglietti: intero € 10, ridotto € 8, giovani e studenti under 26 € 5

evento fb

LENGAS DAI FRUS DI SERA

Per la rassegna TEATRO SOSTA URBANA

LENGAS DAI FRUS DI SERA

voci Andrea Collavino e Aida Talliente
musiche dal vivo Daniele di Bonaventura
drammaturgia e regia Andrea Collavino

produzione Mittelfest 2012 e Associazione Variabile, Udine

Una sezione tra le più vibranti della raccolta di poesie La Meglio Gioventù, scritta tra il 1944 e il 1949 e poi rivista nella sua “nuova forma” nel 1974, interpretata dalle voci di Aida Talliente e Andrea Collavino sulle note del bandoneón di Daniele di Bonaventura.
Sono due visioni della terra friulana e del mondo che si differenziano per età, esperienza e soprattutto per la lontananza dai luoghi, come nel caso di Suite Furlana o di Dansa di Narcis.
La dignitosa miseria, la gioia pura di quelle giovani e di quei giovani che Pasolini cita, prima con amicizia e poi con nostalgia, vi emergono con tutta la loro forza. Lo spettacolo è un concerto, nel senso ampio del termine, un incontro tra noi, la musica straordinaria di Daniele di Bonaventura, le parole di Pasolini.
Una suite. Suite furlana appunto, divisa in tempi, o movimenti, con un preludio, che corrisponde all’inverno, poi la primavera, l’estate, l’autunno e che si chiude con un nuovo inverno – morte – resurrezione.

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