LADY SINGS THE BLUES

 

LADY SINGS THE BLUES

la storia di Billie Holiday

 

adattamento teatrale Aida Talliente

direzione musicale Simone Serafini

la band:

Mirko Cisilino tromba

Stefano De Giorgio sax baritono

Filippo Orefice sax tenore e clarinetto

Maurizio Cepparo trombone

Luca Dal Sacco chitarra

Francesco De Luisa pianoforte

Simone Serafini contrabbasso

Alessandro Mansutti batteria

disegno luci Luigi Biondi

 

 

Una donna. Un gruppo di musicisti seduti accanto a lei. Vecchi microfoni, vecchi dischi sparsi, sedie accatastate, bicchieri qua e là. Una scritta luminosa che scende dall’alto: ON AIR. È dentro questo mondo che nasce la voce di Billie Holiday, quella voce che più di ogni altra è riuscita a raccontare con sincerità ogni sorta di esperienza vissuta. Urlo e Canto, divisi da una linea molto sottile, ed è dentro questa linea che nasce fragile e bellissimo il suo blues.

 

Teatro-canzone o recital con sound. E’ difficile, e forse superfluo, imbrigliare in una categoria l’originalità dello spettacolo “The lady sings the blues”, che unisce il monologo spezzato di Aida Talliente, sempre strepitosa, e il blues live di una band affiatatissima di otto strumentisti, guidati da Simone Serafini. Ma un collante c’è in questo scivolare tra loro della parola che racconta e del tappeto sonoro che le fa eco. Ed è l’omaggio a distanza, a suo modo straniato, che dei giovani artisti bianchi del Duemila tributano alla vita e al prodigio di una regina statunitense del canto “nero”. Angela Felice

info e biglietti www.ertfvg.it
Se vuoi seguire il lavoro di Aida Talliente, iscriviti alla newsletter compilando il modulo qui di seguito. Grazie!

RITRATTO DEL LEONE Willie “The Lion” Smith

Lunedì 19 dicembre 2016 alle ore 20.45 presso l’Auditorium “Elio Venier” saremo ospiti della rassegna Cultura Nuova Jazz dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pasian di Prato (UD) con:

RITRATTO DEL LEONE

Willie “The Lion” Smith

voce, effetti, suoni Aida Talliente

fender rhodes Giorgio Pacorig

produzione Hybrida

Willie “The Lion” Smith, il suo piano, la sua musica, le sue funamboliche esecuzioni e non solo, raccontate attraverso quadri sonori, in cui le sue parole, la poesia di Amiri Baraka, i rumori dell’ambiente e una musica che a volte arriva all’urlo, costruiscono situazioni diverse, frammenti di vita. Un film sonoro in cui le sue composizioni vengono “usate” in modo libero; scomponendole, rielaborandole e intrecciando stili diversi dal blues al ragtime e all’elettronica, cosi come lui faceva con ogni melodia.
Tutto questo ci apre una domanda a cui non abbiamo ancora trovato risposta: “Ma cosa abbiamo mai tanto da urlare se urlare, il più delle volte, non serve a niente?”
Il mondo sarà sempre pieno di cinguettatori, ruttatori, saltimbanchi e rottinculo con i loro pifferi rotti a scorrazzare per le strade delle città.
Abitiamo la domanda.

Ingresso gratuito

Seo wordpress plugin by www.seowizard.org.