DONNE CHE CAMBIANO IL MONDO ad oggi rimandato

27 novembre ore 21.0 – Teatro di Fagagna (Ud) – ad oggi rinviato a data da definirsi

di e con Aida Talliente: racconti e musica ed Elsa Martin: voce e musica

 

“Non temo la morte. Temo il silenzio di fronte all’ingiustizia.

 Sono giovane e desidero vivere.

Ma dico a tutti coloro che vorrebbero farmi del male,

 che sono pronta dove e quando vorrete colpirmi.

 Potrete recidere un fiore

 ma non potrete impedire alla primavera di arrivare”

 

Malalai Joya

 

Un mondo migliore è possibile grazie alle donne. Questo concetto ha catturato la mente ed il cuore di tutti coloro che sono assetati di giustizia e i cui diritti sono loro negati. Soprattutto per le donne l’idea di un mondo migliore è alla base di tutto: di qualsiasi dimostrazione, qualsiasi campagna, qualsiasi sforzo nel mobilitare le persone, e dato il coinvolgimento e il ruolo giocato dalle donne, s’intuisce che molto probabilmente un mondo migliore ci sarà grazie a loro. Quando le donne narrano le loro storie, producono un’esperienza di guarigione per se stesse e per chi le ascolta. Dire la verità sulle loro vite cambia il mondo. Quando le donne si raccontano, scoprono temi comuni. Imparano che le proprie individuali esperienze di invisibilità, discriminazione, mancanza di riconoscimento e pressioni familiari e sociali sono comuni ad altre donne e non rimangono immobili. Fanno di tutto per migliorare la situazione. Sono nati così i centri anti violenza, le case delle donne ed è stata assicurata l’assistenza legale per porre fine alla violenza di genere. Per maschie e femmine sono state richieste e implementate istruzione, democrazia, riforme sul lavoro, nuovi diritti di famiglia e nuove legislazioni in materia di salute riproduttiva. Non c’è settore dell’umana esistenza in cui le donne non abbiano lavorato e non stiano lavorando affinché le priorità siano pace, giustizia, uguaglianza e libertà per tutti.

A loro è dedicato questo percorso narrativo e musicale che si sviluppa attraverso storie  provenienti da varie parti del modo. Voci e grida di lotta, di impegno, di pazienza, passione, cura e bellezza. Esperienze che si mischiano e vanno a comporre un tessuto sociale più umano e attento, fatto di solidarietà, incontri, scambi e collaborazioni; da quelle delle piantatrici di alberi nel deserto del Tatacoa in Sud America, alla storia di Malalai Joya deputata alla Camera bassa in Afghanistan, alle lettere dal carcere scritte da Nassrim Sotoudeh, l’avvocatessa iraniana che da sempre lotta per i diritti degli oppressi. E ancora: le voci dalle seminatrici in Ruanda, quelle delle straordinarie combattenti Kurde e l’ultima voce quella di Joumana Haddad poetessa libanese.

Donne che ricostruiscono il mondo con un lavoro incessante, con straordinaria determinazione e con orgogliosa tenacia nonostante le difficoltà.

Parole, canto e sonorità evocative e visionarie, sono gli strumenti che disegnano paesaggi emotivi all’interno di questo viaggio denso di umanità e che vuole essere un doveroso omaggio a tutte quelle donne che, giorno dopo giorno, con amore e forza, continuano a lottare rendendo possibile ciò che, altrimenti, resterebbe solo illusione.

 

 

 

DONNE CHE CAMBIANO IL MONDO ad oggi rimandato

25 novembre ore 21.0 – Auditorium Comunale Ronchi dei legionari – ad oggi rinviato a data da definirsi

di e con Aida Talliente: racconti e musica ed Elsa Martin: voce e musica

 

“Non temo la morte. Temo il silenzio di fronte all’ingiustizia.

 Sono giovane e desidero vivere.

Ma dico a tutti coloro che vorrebbero farmi del male,

 che sono pronta dove e quando vorrete colpirmi.

 Potrete recidere un fiore

 ma non potrete impedire alla primavera di arrivare”

 

Malalai Joya

 

Un mondo migliore è possibile grazie alle donne. Questo concetto ha catturato la mente ed il cuore di tutti coloro che sono assetati di giustizia e i cui diritti sono loro negati. Soprattutto per le donne l’idea di un mondo migliore è alla base di tutto: di qualsiasi dimostrazione, qualsiasi campagna, qualsiasi sforzo nel mobilitare le persone, e dato il coinvolgimento e il ruolo giocato dalle donne, s’intuisce che molto probabilmente un mondo migliore ci sarà grazie a loro. Quando le donne narrano le loro storie, producono un’esperienza di guarigione per se stesse e per chi le ascolta. Dire la verità sulle loro vite cambia il mondo. Quando le donne si raccontano, scoprono temi comuni. Imparano che le proprie individuali esperienze di invisibilità, discriminazione, mancanza di riconoscimento e pressioni familiari e sociali sono comuni ad altre donne e non rimangono immobili. Fanno di tutto per migliorare la situazione. Sono nati così i centri anti violenza, le case delle donne ed è stata assicurata l’assistenza legale per porre fine alla violenza di genere. Per maschie e femmine sono state richieste e implementate istruzione, democrazia, riforme sul lavoro, nuovi diritti di famiglia e nuove legislazioni in materia di salute riproduttiva. Non c’è settore dell’umana esistenza in cui le donne non abbiano lavorato e non stiano lavorando affinché le priorità siano pace, giustizia, uguaglianza e libertà per tutti.

A loro è dedicato questo percorso narrativo e musicale che si sviluppa attraverso storie  provenienti da varie parti del modo. Voci e grida di lotta, di impegno, di pazienza, passione, cura e bellezza. Esperienze che si mischiano e vanno a comporre un tessuto sociale più umano e attento, fatto di solidarietà, incontri, scambi e collaborazioni; da quelle delle piantatrici di alberi nel deserto del Tatacoa in Sud America, alla storia di Malalai Joya deputata alla Camera bassa in Afghanistan, alle lettere dal carcere scritte da Nassrim Sotoudeh, l’avvocatessa iraniana che da sempre lotta per i diritti degli oppressi. E ancora: le voci dalle seminatrici in Ruanda, quelle delle straordinarie combattenti Kurde e l’ultima voce quella di Joumana Haddad poetessa libanese.

Donne che ricostruiscono il mondo con un lavoro incessante, con straordinaria determinazione e con orgogliosa tenacia nonostante le difficoltà.

Parole, canto e sonorità evocative e visionarie, sono gli strumenti che disegnano paesaggi emotivi all’interno di questo viaggio denso di umanità e che vuole essere un doveroso omaggio a tutte quelle donne che, giorno dopo giorno, con amore e forza, continuano a lottare rendendo possibile ciò che, altrimenti, resterebbe solo illusione.

 

 

 

Animi s vivis “un ricuart di famèe”

FADIESIS ACCORDI FESTIVAL 2020

ingresso libero su prenotazione telefonando al numero: 0434 43693 da lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12

Ex Convento di S. Francesco, Pordenone ore 20.00, ingresso e procedure anti covid

voce Aida Talliente

violoncello Riccardo Pes

fisarmonica Gianni Fassetta

 

Versi di Pier Luigi Cappello, Federico Tavan, Leonardo Zanier, Rosanna Paroni Bertoja, Beno fignon, Novella Cantarutti, Ida Vallerugo.

 

Dalle 18.00 sarà possibile visitare la mostra “Le mie fisarmoniche” di Adelio Corti

DONNE CHE CAMBIANO IL MONDO

1 luglio ore 21 Castello di Pergine Valsugana (Tn)

info Teatro di Pergine Valsugana 

 

racconti e musiche Aida Talliente

voce e musiche Elsa Martin

 

testi tratti da “Donne che cambiano il mondo” a cura di Maria G. Di rienzo

“Variazioni di Luna” di Patrizia Fiocchetti

” La memoria rende liberi” di Liliana Segre

“Lettere dal carcere” Nasrin Sotoudeh

MALDALSABIDA

26 giugno ore 21 corte della Casa della musica,via Mortegliano 5/7 Pozzuolo del Friuli

 Prenotazione obbligatoria: filarmonica pozzuolo@libero.it -3289582493
(in caso di pioggia lo spettacolo si terrà all’Auditorium IPA, via delle Scuole)

27 giugno ore 21 retro Palasport comunale, via Atleti azzurri d’Italia Romans d’Isonzo

Prenotazione obbligatoria: bibliotecaromans@gmail.com – 0481 90555
(in caso di pioggia lo spettacolo verrà annullato)

28 giugno ore 20.30 colle di S. Martino, Artegna

Prenotazione obbligatoria: info@teatroartegna.it – 3318210675
(in caso di pioggia lo spettacolo si terrà presso il Tetro Monsignor Lavaroni, piazza Marnicco 20)

 

FEDERICO TAVAN, NOVELLA CANTARUTTI, LEO ZANIER

 voce Aida Talliente

chitarra, glockenspiel, theremin Leo Virgili

basso Roberto Amadeo

tastiere Flavio Passon

batteria Marco D’Orlando

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