IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO__anteprima Roma Europa Festival

ANTEPRIMA al ROMAEUROPA FESTIVAL del nuovo lavoro della Compagnia Biancofango:

 

IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO

1 e 2 novembre ore 21.00

TEATRO INDIA

 

Drammaturgia Francesca Macrì, Andrea Trapani

Regia Francesca Macrì

Con Aida Talliente, Andrea Trapani

Costruzione delle scene Teatro della Tosse

Luci Gianni Staropoli

Suono Umberto Fiore

Aiuto regia Massimiliano Chinelli 

Produzione Teatro dell’Elfo, Fattore K, Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse

In collaborazione con Armunia, La Città del Teatro di Cascina, La Corte Ospitale, Cie TwainResidenze, Teatri di Vetro

Foto © Andrea Trapani

 

 

Nata dall’incontro tra l’attore e autore Andrea Trapani e la drammaturga e regista Francesca Macrì, la compagnia Biancofango sviluppa, nel corso di più di dieci anni d’attività, una ricerca nel segno della nuova drammaturgia e delle nuove forme di scrittura scenica. Da In punta di piedi a Porco mondo, il duo si è fatto conoscere per le sue fini capacità narrative e per aver trovato un punto d’equilibrio tra corpo e testo, tra scrittura e attorialità. Io non ho mani che mi accarezzino il viso (titolo che la compagnia ‘ruba con amore’ a una poesia di David Maria Turoldo e a una sequenza di fotografie di Mario Giacomelli, per definire una cornice, un perimetro più che un reale contenuto) nasce da una domanda posta ai due attori che abitano la scena (Aida Talliente e lo stesso Trapani): «Qual è il personaggio della letteratura teatrale la cui fragilità sembra riguardarti? Le cui parole potresti dire anche tu, in quanto persona e non in quanto attore?». Santa Giovanna dei Macelli di Brecht, Woyzeck di Büchner, Arkadina di ?echov, in risposta a questo iniziale quesito, animano uno spettacolo dal gusto pirandelliano in cui personaggi, attori e persone si sovrappongono senza continuità di causa. Tre solitudini che si incontrano, tre fragilità poste in un dialogo immaginario ma sempre in bilico tra realtà e finzione. Fino a non sapere più dove finisca il teatro e inizi la vita.

 

Info e biglietti

IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO__anteprima Roma Europa Festival

ANTEPRIMA al ROMAEUROPA FESTIVAL del nuovo lavoro della Compagnia Biancofango:

 

IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO

1 e 2 novembre ore 21.00

TEATRO INDIA

 

Drammaturgia Francesca Macrì, Andrea Trapani

Regia Francesca Macrì

Con Aida Talliente, Andrea Trapani

Costruzione delle scene Teatro della Tosse

Luci Gianni Staropoli

Suono Umberto Fiore

Aiuto regia Massimiliano Chinelli 

Produzione Teatro dell’Elfo, Fattore K, Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse

In collaborazione con Armunia, La Città del Teatro di Cascina, La Corte Ospitale, Cie TwainResidenze, Teatri di Vetro

Foto © Andrea Trapani

 

 

Nata dall’incontro tra l’attore e autore Andrea Trapani e la drammaturga e regista Francesca Macrì, la compagnia Biancofango sviluppa, nel corso di più di dieci anni d’attività, una ricerca nel segno della nuova drammaturgia e delle nuove forme di scrittura scenica. Da In punta di piedi a Porco mondo, il duo si è fatto conoscere per le sue fini capacità narrative e per aver trovato un punto d’equilibrio tra corpo e testo, tra scrittura e attorialità. Io non ho mani che mi accarezzino il viso (titolo che la compagnia ‘ruba con amore’ a una poesia di David Maria Turoldo e a una sequenza di fotografie di Mario Giacomelli, per definire una cornice, un perimetro più che un reale contenuto) nasce da una domanda posta ai due attori che abitano la scena (Aida Talliente e lo stesso Trapani): «Qual è il personaggio della letteratura teatrale la cui fragilità sembra riguardarti? Le cui parole potresti dire anche tu, in quanto persona e non in quanto attore?». Santa Giovanna dei Macelli di Brecht, Woyzeck di Büchner, Arkadina di ?echov, in risposta a questo iniziale quesito, animano uno spettacolo dal gusto pirandelliano in cui personaggi, attori e persone si sovrappongono senza continuità di causa. Tre solitudini che si incontrano, tre fragilità poste in un dialogo immaginario ma sempre in bilico tra realtà e finzione. Fino a non sapere più dove finisca il teatro e inizi la vita.

 

Info e biglietti

ASPETTANDO # IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO

25 OTTOBRE ore 19.00 LIBRERIA GIUFA’, Roma

 

PRIMO RITRATTO: Aida Talliente | Santa Giovanna dei Macelli di Brecht
SECONDO RITRATTO: Andrea Trapani | Woyzeck di Büchner

 

Aspettando l’anteprima a Romaeuropa Festival e il debutto a Milano al teatro dell’Elfo, presentiamo a Teatri di Vetro, attraverso una performance all’interno di due librerie, gli attori e un ritratto del personaggio su cui, in questo nuovo progetto, hanno scelto di lavorare. Io non ho mani che mi accarezzino il viso, titolo che rubiamo con amore a una poesia di David Maria Turoldo e a una sequenza di fotografie di Mario Giacomelli, nasce infatti da una domanda posta ai due attori, Aida Talliente e Andrea Trapani: qual è il personaggio della letteratura teatrale la cui fragilità sembra riguardarti? Dalle rispettive risposte, Santa Giovanna dei Macelli di Brecht e Woyzeck di Büchner, è iniziato un viaggio dentro e nei dintorni della fragilità. La fragilità di chi ha vissuto solo tra le pagine di un libro e quella di chi, sulle assi del palcoscenico, ci mette la faccia. Dal personaggio, al ruolo, all’attore, alla persona. Lo scivolamento è inevitabile. Lo scambio è continuo. E non si sa dove finisca il teatro e dove inizi la vita.

 

uno spettacolo di Biancofango
drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani
regia Francesca Macrì
con Aida Talliente e Andrea Trapani
collaborazione al progetto Aida Talliente
costruzione scene Teatro della Tosse
luci Gianni Staropoli
suono Umberto Fiore
direzione tecnica Massimiliano Chinelli
produzione Teatro dell’Elfo, Fattore K, Fondazione Luzzati -Teatro della Tosse
in collaborazione con Armunia, La Città del Teatro di Cascina, Teatri di Vetro, Twain Residenza di Spettacolo dal Vivo a Ladispoli

 

ASPETTANDO # IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO

18 OTTOBRE ore 19.00 LIBRERIA TUBA, Roma

25 OTTOBRE ore 19.00 LIBRERIA GIUFA’, Roma

 

PRIMO RITRATTO: Aida Talliente | Santa Giovanna dei Macelli di Brecht
SECONDO RITRATTO: Andrea Trapani | Woyzeck di Büchner

 

Aspettando l’anteprima a Romaeuropa Festival e il debutto a Milano al teatro dell’Elfo, presentiamo a Teatri di Vetro, attraverso una performance all’interno di due librerie, gli attori e un ritratto del personaggio su cui, in questo nuovo progetto, hanno scelto di lavorare. Io non ho mani che mi accarezzino il viso, titolo che rubiamo con amore a una poesia di David Maria Turoldo e a una sequenza di fotografie di Mario Giacomelli, nasce infatti da una domanda posta ai due attori, Aida Talliente e Andrea Trapani: qual è il personaggio della letteratura teatrale la cui fragilità sembra riguardarti? Dalle rispettive risposte, Santa Giovanna dei Macelli di Brecht e Woyzeck di Büchner, è iniziato un viaggio dentro e nei dintorni della fragilità. La fragilità di chi ha vissuto solo tra le pagine di un libro e quella di chi, sulle assi del palcoscenico, ci mette la faccia. Dal personaggio, al ruolo, all’attore, alla persona. Lo scivolamento è inevitabile. Lo scambio è continuo. E non si sa dove finisca il teatro e dove inizi la vita.

 

uno spettacolo di Biancofango
drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani
regia Francesca Macrì
con Aida Talliente e Andrea Trapani
collaborazione al progetto Aida Talliente
costruzione scene Teatro della Tosse
luci Gianni Staropoli
suono Umberto Fiore
direzione tecnica Massimiliano Chinelli
produzione Teatro dell’Elfo, Fattore K, Fondazione Luzzati -Teatro della Tosse
in collaborazione con Armunia, La Città del Teatro di Cascina, Teatri di Vetro, Twain Residenza di Spettacolo dal Vivo a Ladispoli

 

IL PESCIOLINO NERO @ Contaminazioni Digitali 2017

sabato 7 ottobre 2017 ore 10.30

CONTAMINAZIONI DIGITALI Festival multimediale itinerante ospita:

IL PESCIOLINO NERO_ performance teatrale per bambini e adulti

e a seguire

LOST IN THE DESERT_Racconti di viaggi interrotti

a cura della Carovana Artistica

 

 

 

“Non importa se un giorno non vivrò più, quello che importa sono le tracce che avrò lasciato nella vita degli altri”

 

IL PESCIOLINO NERO

di e con Serena Di Blasio,  Paolo Forte, Aida Talliente e Micol Sperandio

produzione_Carovana Artistica Udine-Idomeni

testo tratto da “Il pesciolino nero” di Samad Behrangi

 

Lo spettacolo si ispira alla storia “Il pesciolino nero” dell’autore iraniano Samad Behrangi, maestro di scuola elementare che scriveva storie bellissime in lingua persiana. Amava molto i bambini del suo Paese, per i quali desiderava un mondo in cui non fossero costretti a lavorare come schiavi ma potessero andare a scuola per imparare a leggere e a sognare.

 

per informazioni:

mail:segreteria@quarantasettezeroquattro.it
tel. +39 3381411435

 

 

 

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Ritratto di BORIS VIAN

RITRATTO DI BORIS VIAN

9 settembre 2017__Comunità 9 Sant’Osvaldo__ore 21.00

Una serata di racconti, poesia ed immagini dedicate a Boris Vian

 

Aida Talliente letture

Mirko Cisilino tromba

Emanuel Donadelli batteria

Marzio Tomada contrabbasso

 

 

 

 

Mondine d’Africa_presentazione del libro di Danilo De Marco

MONDINE D’AFRICA

Presentazione del libro di Danilo De Marco

 

Intervengono Jean-Léonard Touadi, Mah Aissata Fofana e l’autore

Introduce Marco Iob

Letture di Aida Talliente
Musiche Mirko Cisilino (tromba)

In collaborazione con il CeVI – Centro di volontariato internazionale di Udine

Penso alle mondine sui campi allagati del riso. Fazzoletto in testa a protezione del sole e degli insetti, gambe in acqua tutto il giorno a togliere erbacce intorno alla delicata piantina in crescita. Penso alle mondine sui campi allagati del riso. Lavoravano un’ora in più degli uomini, pagate di meno. Erano braccianti di acqua dolce. Il genio contadino della specie umana ha piantato ovunque. Adesso imparo che anche il mare è lavorato a campo. Donne di Zanzibar, l’isola degli schiavi e delle spezie, davanti alla costa della Tanzania, piantano e coltivano alghe nell’Oceano Indiano. Le loro gambe se ne stanno a mollo nel salmastro lungo l’arco del giorno, i loro corpi trascinano a riva i sacchi del raccolto. Le alghe essiccate al sole perdono quasi tutto il loro peso, che è venduto a secco. Buffo il progresso del mondo, che scopre il valore commerciale di uno dei più antichi organismi viventi della terra…. Oggi le alghe gonfiano i guadagni dell’industria cosmetica, che sfrutta la lusinga dell’eterna giovinezza. Allisciano l’epidermide di chi si può permettere l’acquisto della specialità a spese della pelle corrosa di un numero segreto e sconosciuto di donne contadine dell’Oceano…

Erri De Luca

 

“VARIAZIONI DI LUNA: donne combattenti in Iran, Kurdistan, Afghanistan” di Patrizia Fiocchetti, presentazione

Comunità 9 Sant’Osvaldo ex OPP, Udine

25 agosto 2017

ore 21.00

Presentazione del libro VARIAZIONI DI LUNA: donne combattenti in Iran, Kurdistan, Afghanistan di Patrizia Fiocchetti

letture di Aida Talliente

 

Alzerò la mia voce al di sopra del brusio dei potenti. La renderò tuono, perché esploda tra le nuvole e le sue note cadano come gocce di pioggia a far respirare la terra. Se per questo pagherò, subirò violenza o l’esilio non mi fermerò. Perché difendo la vita e la verità e non legittimo confini.
Né madonna, né puttana, né santa, né strega. Sono Donna, sono persona, sono padrona del destino, colei che scrive la Storia del mondo.

 

Mah, nella mitologia persiana, è una divinità femminile, rappresentazione della Luna, regina della notte. Mah è anche la radice di molti nomi femminili, tante variazioni di Luna, che ritornano nelle storie di donne qui raccontate: Mahshid, Mahtab, Mahin, Mahnaz.
Donne che hanno scelto di non tacere e non rassegnarsi di fronte a un destino di sottomissione che sembrava segnato, per loro e per i popoli a cui appartengono. Le loro vite si incrociano con quelle di una donna proveniente dall’Italia, l’autrice del libro Patrizia Fiocchetti, che dopo 13 anni di militanza con la resistenza al regime khomeinista dell’Organizzazione dei mojahedin del popolo iraniani incontra altre donne e altre resistenze, tra le rivoluzionarie afghane di Rawa, le combattenti curde delle Ypj e tante altre voci e volti di donne, declinazioni di lotte lontane ma comuni.

 

Patrizia Fiocchetti per più di vent’anni ha lavorato con i rifugiati politici con il Consiglio Italiano per i Rifugiati, la Caritas di Roma e il Servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). Ha pubblicato Afghanistan fuori dall’Afghanistan (Poiesis ed. 2013, con Enrico Campofreda) e ha partecipato ai libri Una mattina ci siam svegliate (Round Robin, 2015) e Si può ancora fare (Safarà, in uscita nel 2016). Ha pubblicato articoli con Il Manifesto e le riviste LasproConfronti e Guerre e Pace.

 

IL PESCIOLINO NERO

 

“Non importa se un giorno non vivrò più, quello che importa sono le tracce che avrò lasciato nella vita degli altri”

 

IL PESCIOLINO NERO andrà in scena il 4  e 5 agosto al FESTIVAL FLOATING CASTLE / PLAVAJOČI GRAD  al Castello di Snežnik – SLOVENIA

 

IL PESCIOLINO NERO

di e con Serena Di Blasio,  Paolo Forte, Aida Talliente e Micol Sperandio

produzione_Carovana Artistica Udine-Idomeni

testo tratto da “Il pesciolino nero” di Samad Behrangi

 

Lo spettacolo si ispira alla storia “Il pesciolino nero” dell’autore iraniano Samad Behrangi, maestro di scuola elementare che scriveva storie bellissime in lingua persiana. Amava molto i bambini del suo Paese, per i quali desiderava un mondo in cui non fossero costretti a lavorare come schiavi ma potessero andare a scuola per imparare a leggere e a sognare.

 

per informazioni: www.floatingcastlefestival.com

 

 

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VENTO D’ESTATE: la Carovana Artistica a Udine

La Carovana Artistica si presenta a Udine nell’ambito della rassegna VENTO D’ESTATE promossa dal Circolo ARCI Mis(s)kappa

 

sabato 8  luglio all’aperitivo LA CAROVANA ARTISTICA incontra il pubblico al Parco Vittime dell Foibe di Udine

a seguire TAGLIATELLATA di solidarietà a cura di ass. cult. La Carovana Artistica

 

info sull’evento sulla pagina facebook del Circolo ARCI Mis(s)kappa

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