Libri sulla rotta balcanica

dal 31 ottobre al 4 novembre

Riparte una nuova carovana di artisti con bellissimi libri in saccoccia da portare in Bosnia nei campi profughi di Bihac. Diverse associazioni, diverse case editrici, diversi amici e sostenitori del progetto. Presto ne saprete di più.

Libri sulla rotta balcanica

dal 31 ottobre al 4 novembre

Riparte una nuova carovana di artisti con bellissimi libri in saccoccia da portare in Bosnia nei campi profughi di Bihac. Diverse associazioni, diverse case editrici, diversi amici e sostenitori del progetto. Presto ne saprete di più.

Amìda

 AMÌDA
21 ottobre ore 20.30
Casa della musica, Cervignano del Friuli

Ingresso libero

letture di Aida Talliente 
testo di Carlo Tolazzi 

La storia di due donne madre e figlia tenute distanti per anni. Un intreccio di eventi che affiora nel corso del racconto. Una vita passata all’interno del mondo lavorativo di una fabbrica di amido senza potersi rivelare, senza sapere….

 

La libertà riconquistata

LA LIBERTÁ RICONQUISTATA
Franco Basaglia e la sua comunità
18 ottobre ore 20.30
Palazzo De Grazia, via Oberdan 15, Gorizia
ingresso libero fino a esaurimento posti. Numero posti disponibili:70

tratto dai testi: “Le nuovole di Picasso” di Alberta Basaglia, “Conferenze Brasiliane” e “La libertà è terapeutica” di Franco Basaglia

con Aida Talliente e Fabiano Fantini
musiche Giorgio Pacorig: Fender Rhodes, Korg ms120, pianoforte

 

Un percorso di letture e musica che fa rivivere, attraverso i racconti di Franco e Alberta Basaglia, gli aneddoti famigliari, affettivi e lavorativi di uno dei pensatori più straordinari dei nostri tempi. Il pensiero rivoluzionario di Franco Basaglia, che ha rovesciato le sorti della psichiatria tradizionale ridando dignità alle persone e resituendo loro diritti e libertà, è ora più che mai necessario visti i preoccupanti passi indietro fatti negli ultimi anni.
A lui è dedicato questo lavoro denso di delicatezza e poesia 

I Turcs tal Friùl

di Pier Paolo Pasolini
15 ottobre ore 20.30
Teatro Palamostre (Ud)

info e prenotazioni: da lunedì a sabato ore 17.30 – 19.30
tel +39 0432 506925
biglietteria@cssudine.it

Prevendita online sul Circuito VIVATICKETEe online sul sito di www.vivaticket.it

 

 Con: Caterina Bernardi, Aida Talliente, Rita Maffei, Paolo Mutti, Alessandro Maione, Andrea Collavino, Fabiano Fantini, Massimo Somaglino, Federico Scridel
 Musiche di Luigi Nono
eseguita dal Coro del Friuli Venezia Giulia
                              Produzione Teatri Stabil Furlan – Coro del Friuli Venezia Giulia
 In collaborazione con CIRF – Centri interdipartimentâl pal svilup de lenghe e de culture furlane“Josef Marchet”

 

‘I Turcs tal Friul’ è certamente il testo teatrale friulano che più ha avuto visibilità oltre i confini della ‘piccola patria’, dal debutto veneziano della gloriosa edizione del 1976 (appena scomparso il poeta, e appena distrutto dal terremoto il Friuli) di Rodolfo Castiglione, con le musiche di Luigi Nono e le scenografie di Luciano Ceschia, alla tournée nazionale della magnifica edizione del 1996 di Elio De Capitani con le musiche di Giovanna Marini, con protagonista Lucilla Morlacchi. Alcuni attori di quella edizione, affiancati da una nuova leva di professionisti, hanno ripreso in mano quel copione, per raccontare ancora la storia dell’invasione turchesca del 1499. Sullo sfondo, il Tagliamento, vero protagonista della storia narrata, della biografia di Pasolini, del Friuli.
È il 1499, durante l’invasione dei turchi in Friuli il villaggio di Casarsa sta per essere assaltato. La comunità allora si raccoglie, discute, sceglie come reagire, fra l’accettazione di un destino che pare segnato e lo slancio di ribellione che è soprattutto dei giovani. In questa contrapposizione di intenti si svolge anche il dramma familiare della famiglia Colus, fra il contemplativo Pauli ed il ribelle Meni.

 

La profezia del quotidiano

LA PROFEZIA DEL QUOTIDIANO
vicinolontano mont
17 agosto ore 17.00
Piazza della chiesa, Tualis (Ud)
dialogo tra Vito Di Piazza e Andrea Bellavite
letture Aida Talliente
testi Pierluigi Di Piazza
Vicino/lontano, in collaborazione con il Centro Balducci, ha voluto inserire nella rassegna estiva di #vicinolontanomont la presentazione dell’ultimo libro di Pierluigi Di Piazza “La profezia del quotidiano” edito da Alba Edizioni. Una raccolta di testi editi e inediti dedicati ad alcune figure storiche emblematiche per la loro vita e per il loro agire: Jon Sobrino, i morti di mafia, Don Primo Mazzolari, Dietrich Bonhoeffer, Giovanni XXIII, Alvaro Ulcuè, Davide Maria Turoldo, Ernesto Balducci, Madre Teresa di Calcutta, Chiara e Francesco d’Assisi, Dom Hélder e altri.

Il canto delle sirene

IL CANTO DELLE SIRENE
Le muse conventuali
11 agosto ore 18.00
Chiostro di Santa Chiara, Udine
12 agosto ore 20.30
Chiesa di San Gallo Abate, Moggio udinese
Marta Fumagalli soprano
Maria Cecilia Farina organo
Lisa Soardi tiorba Aida Talliente voce
testi di Marta Morazzoni
Un percorso di musica e voce dedicato a particolari donne religiose, da Hildegard Von Bingen, a Isabella Leonarda, da Chiara Margarita Cozzolani a Claudia Francesca Rusca. Mistiche, compositrici, poetesse di profondo spessore spirituale.

Il canto delle sirene

IL CANTO DELLE SIRENE
Le muse conventuali
11 agosto ore 18.00
Chiostro di Santa Chiara, Udine
12 agosto ore 20.30
Chiesa di San Gallo Abate, Moggio udinese
Marta Fumagalli soprano
Maria Cecilia Farina organo
Lisa Soardi tiorba Aida Talliente voce
testi di Marta Morazzoni
Un percorso di musica e voce dedicato a particolari donne religiose, da Hildegard Von Bingen, a Isabella Leonarda, da Chiara Margarita Cozzolani a Claudia Francesca Rusca. Mistiche, compositrici, poetesse di profondo spessore spirituale.

Maçalizi 

Maçalizi  29/30 luglio ore 21.00 sala Di Toppo Wassermann, via Gemona  (Ud)

info e prenotazioni: Add New Event ‹ Aida Talliente — WordPress

di Yasmina Reza

traduzione/ traduzion William Cisilino e Michele Calligaris
regia/regjie Fabrizio Arcuri e Rita Maffei
scene e costumi/ senis e costums Luigina Tusini
luci/ lûs Alberto Bevilacqua

con/ cun Fabiano FantiniRita MaffeiMassimo SomaglinoAida Talliente

una produzione/ une produzion CSS Teatro stabile di innovazione FVG e Mittelfest2022
con/ cun ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane

spettacolo in lingua friulana e italiana/ spetacul par furlan e par talian

Le Dieu du carnage è una commedia della drammaturga francese Yasmina Reza del 2006, pubblicata in Italia col titolo Il dio del massacro e resa celebre nel 2011 dal film Carnage, di Roman Polànski con protagonisti Jodie Foster, John C.Reilly, Christoph Waltz e Kate Winslet.

Maçalizi è il titolo della sua versione in lingua friulana, tradotta da William Cisilino e Michele Calligaris in occasione della co-produzione per Mittelfest 2022 con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Rita Maffei, affidata all’interpretazione del quartetto di attori composto da Fabiano Fantini, Rita Maffei, Massimo Somaglino, Aida Talliente.

Maçalizi – Il dio del massacro racconta il confronto/scontro tra due famiglie all’interno di un contesto borghese.

Due coppie si ritrovano in un normale salotto per appianare la lite violenta tra i rispettivi figli. Presto, questo incontro riappacificatore si trasforma in uno scontro esplosivo.

La dinamica di tensione crescente che si crea fra i personaggi si rispecchia nell’evoluzione delle parole.
All’inizio l’italiano maschera, da lingua astratta della convenzione, i sentimenti più autentici e profondi, che emergono via via con il friulano, che finisce così per rivelarsi la lingua degli stati d’animo e istinti più autentici.

Le buone maniere, la tolleranza, il rispetto dei punti di vista, il politically correct, la stessa moralità, lasciano spazio a sentimenti di pancia e decisamente più maligni e spietati, smascherano “il dio del massacro” che può annidarsi dentro ognuno di noi.

Il salotto sarà ricreato, al centro, in una teca/gabbia di vetro: gli spettatori siederanno tutti intorno a osservare la scena, come degli studiosi in un teatro anatomico.

Sulla messa in scena

“Abbiamo immaginato di trasferire in un’ambientazione nostrana il confronto tra due diverse classi sociali in un interno borghese e lasciar agire questo testo con tutta la sua forza e la sua potenza.
Una certa ipocrisia che si cela nel perbenismo e dietro a un velo di buon senso esplode e frana sotto i colpi della complessità in cui viviamo.

Le sfumature necessarie per rapportarsi con i temi che vengono via via suggeriti e affrontati mal sopportano i toni netti che schierano in modo ideologico le due famiglie, incapaci di comprendere le rispettive posizioni.

A partire dalla preziosa didascalia di Yasmine Reza che recita “un salotto, niente di realistico”, abbiamo allora immaginato una scatola scenica – come fosse una gabbia o un acquario –  per mettere sotto una lente di ingrandimento –  e sotto gli occhi degli spettatori che la circondano –   questo insolito ménage crudele che si lascia scrutare e vivisezionare, una sorta di gabinetto anatomico, o un radiodramma semovente.Anche se a distanza, come spettatori saremo partecipi e costantemente chiamati a prendere una posizione.  E sarà davvero difficile capire da quale parte stare: il torto e la ragione contrattano un valzer dai contorni evanescenti e trovarsi d’accordo con le diverse posizioni che emergono non sarà mai comodo.”
Fabrizio Arcuri e Rita Maffei, i registi

spettacolo realizzato in collaborazione tra FESTIL e Teatro Contatto Estate

Maçalizi 

Maçalizi  29/30 luglio ore 21.00 sala Di Toppo Wassermann, via Gemona  (Ud)

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di Yasmina Reza

traduzione/ traduzion William Cisilino e Michele Calligaris
regia/regjie Fabrizio Arcuri e Rita Maffei
scene e costumi/ senis e costums Luigina Tusini
luci/ lûs Alberto Bevilacqua

con/ cun Fabiano FantiniRita MaffeiMassimo SomaglinoAida Talliente

una produzione/ une produzion CSS Teatro stabile di innovazione FVG e Mittelfest2022
con/ cun ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane

spettacolo in lingua friulana e italiana/ spetacul par furlan e par talian

Le Dieu du carnage è una commedia della drammaturga francese Yasmina Reza del 2006, pubblicata in Italia col titolo Il dio del massacro e resa celebre nel 2011 dal film Carnage, di Roman Polànski con protagonisti Jodie Foster, John C.Reilly, Christoph Waltz e Kate Winslet.

Maçalizi è il titolo della sua versione in lingua friulana, tradotta da William Cisilino e Michele Calligaris in occasione della co-produzione per Mittelfest 2022 con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Rita Maffei, affidata all’interpretazione del quartetto di attori composto da Fabiano Fantini, Rita Maffei, Massimo Somaglino, Aida Talliente.

Maçalizi – Il dio del massacro racconta il confronto/scontro tra due famiglie all’interno di un contesto borghese.

Due coppie si ritrovano in un normale salotto per appianare la lite violenta tra i rispettivi figli. Presto, questo incontro riappacificatore si trasforma in uno scontro esplosivo.

La dinamica di tensione crescente che si crea fra i personaggi si rispecchia nell’evoluzione delle parole.
All’inizio l’italiano maschera, da lingua astratta della convenzione, i sentimenti più autentici e profondi, che emergono via via con il friulano, che finisce così per rivelarsi la lingua degli stati d’animo e istinti più autentici.

Le buone maniere, la tolleranza, il rispetto dei punti di vista, il politically correct, la stessa moralità, lasciano spazio a sentimenti di pancia e decisamente più maligni e spietati, smascherano “il dio del massacro” che può annidarsi dentro ognuno di noi.

Il salotto sarà ricreato, al centro, in una teca/gabbia di vetro: gli spettatori siederanno tutti intorno a osservare la scena, come degli studiosi in un teatro anatomico.

Sulla messa in scena

“Abbiamo immaginato di trasferire in un’ambientazione nostrana il confronto tra due diverse classi sociali in un interno borghese e lasciar agire questo testo con tutta la sua forza e la sua potenza.
Una certa ipocrisia che si cela nel perbenismo e dietro a un velo di buon senso esplode e frana sotto i colpi della complessità in cui viviamo.

Le sfumature necessarie per rapportarsi con i temi che vengono via via suggeriti e affrontati mal sopportano i toni netti che schierano in modo ideologico le due famiglie, incapaci di comprendere le rispettive posizioni.

A partire dalla preziosa didascalia di Yasmine Reza che recita “un salotto, niente di realistico”, abbiamo allora immaginato una scatola scenica – come fosse una gabbia o un acquario –  per mettere sotto una lente di ingrandimento –  e sotto gli occhi degli spettatori che la circondano –   questo insolito ménage crudele che si lascia scrutare e vivisezionare, una sorta di gabinetto anatomico, o un radiodramma semovente.Anche se a distanza, come spettatori saremo partecipi e costantemente chiamati a prendere una posizione.  E sarà davvero difficile capire da quale parte stare: il torto e la ragione contrattano un valzer dai contorni evanescenti e trovarsi d’accordo con le diverse posizioni che emergono non sarà mai comodo.”
Fabrizio Arcuri e Rita Maffei, i registi

spettacolo realizzato in collaborazione tra FESTIL e Teatro Contatto Estate

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