La libertà riconquistata

LA LIBERTÁ RICONQUISTATA
Franco Basaglia e la sua comunità
18 ottobre ore 20.30
Palazzo De Grazia, via Oberdan 15, Gorizia
ingresso libero fino a esaurimento posti. Numero posti disponibili:70

tratto dai testi: “Le nuovole di Picasso” di Alberta Basaglia, “Conferenze Brasiliane” e “La libertà è terapeutica” di Franco Basaglia

con Aida Talliente e Fabiano Fantini
musiche Giorgio Pacorig: Fender Rhodes, Korg ms120, pianoforte

 

Un percorso di letture e musica che fa rivivere, attraverso i racconti di Franco e Alberta Basaglia, gli aneddoti famigliari, affettivi e lavorativi di uno dei pensatori più straordinari dei nostri tempi. Il pensiero rivoluzionario di Franco Basaglia, che ha rovesciato le sorti della psichiatria tradizionale ridando dignità alle persone e resituendo loro diritti e libertà, è ora più che mai necessario visti i preoccupanti passi indietro fatti negli ultimi anni.
A lui è dedicato questo lavoro denso di delicatezza e poesia 

I Turcs tal Friùl

di Pier Paolo Pasolini
15 ottobre ore 20.30
Teatro Palamostre (Ud)

info e prenotazioni: da lunedì a sabato ore 17.30 – 19.30
tel +39 0432 506925
biglietteria@cssudine.it

Prevendita online sul Circuito VIVATICKETEe online sul sito di www.vivaticket.it

 

 Con: Caterina Bernardi, Aida Talliente, Rita Maffei, Paolo Mutti, Alessandro Maione, Andrea Collavino, Fabiano Fantini, Massimo Somaglino, Federico Scridel
 Musiche di Luigi Nono
eseguita dal Coro del Friuli Venezia Giulia
                              Produzione Teatri Stabil Furlan – Coro del Friuli Venezia Giulia
 In collaborazione con CIRF – Centri interdipartimentâl pal svilup de lenghe e de culture furlane“Josef Marchet”

 

‘I Turcs tal Friul’ è certamente il testo teatrale friulano che più ha avuto visibilità oltre i confini della ‘piccola patria’, dal debutto veneziano della gloriosa edizione del 1976 (appena scomparso il poeta, e appena distrutto dal terremoto il Friuli) di Rodolfo Castiglione, con le musiche di Luigi Nono e le scenografie di Luciano Ceschia, alla tournée nazionale della magnifica edizione del 1996 di Elio De Capitani con le musiche di Giovanna Marini, con protagonista Lucilla Morlacchi. Alcuni attori di quella edizione, affiancati da una nuova leva di professionisti, hanno ripreso in mano quel copione, per raccontare ancora la storia dell’invasione turchesca del 1499. Sullo sfondo, il Tagliamento, vero protagonista della storia narrata, della biografia di Pasolini, del Friuli.
È il 1499, durante l’invasione dei turchi in Friuli il villaggio di Casarsa sta per essere assaltato. La comunità allora si raccoglie, discute, sceglie come reagire, fra l’accettazione di un destino che pare segnato e lo slancio di ribellione che è soprattutto dei giovani. In questa contrapposizione di intenti si svolge anche il dramma familiare della famiglia Colus, fra il contemplativo Pauli ed il ribelle Meni.

 

La profezia del quotidiano

LA PROFEZIA DEL QUOTIDIANO
vicinolontano mont
17 agosto ore 17.00
Piazza della chiesa, Tualis (Ud)
dialogo tra Vito Di Piazza e Andrea Bellavite
letture Aida Talliente
testi Pierluigi Di Piazza
Vicino/lontano, in collaborazione con il Centro Balducci, ha voluto inserire nella rassegna estiva di #vicinolontanomont la presentazione dell’ultimo libro di Pierluigi Di Piazza “La profezia del quotidiano” edito da Alba Edizioni. Una raccolta di testi editi e inediti dedicati ad alcune figure storiche emblematiche per la loro vita e per il loro agire: Jon Sobrino, i morti di mafia, Don Primo Mazzolari, Dietrich Bonhoeffer, Giovanni XXIII, Alvaro Ulcuè, Davide Maria Turoldo, Ernesto Balducci, Madre Teresa di Calcutta, Chiara e Francesco d’Assisi, Dom Hélder e altri.

Il canto delle sirene

IL CANTO DELLE SIRENE
Le muse conventuali
11 agosto ore 18.00
Chiostro di Santa Chiara, Udine
12 agosto ore 20.30
Chiesa di San Gallo Abate, Moggio udinese
Marta Fumagalli soprano
Maria Cecilia Farina organo
Lisa Soardi tiorba Aida Talliente voce
testi di Marta Morazzoni
Un percorso di musica e voce dedicato a particolari donne religiose, da Hildegard Von Bingen, a Isabella Leonarda, da Chiara Margarita Cozzolani a Claudia Francesca Rusca. Mistiche, compositrici, poetesse di profondo spessore spirituale.

Il canto delle sirene

IL CANTO DELLE SIRENE
Le muse conventuali
11 agosto ore 18.00
Chiostro di Santa Chiara, Udine
12 agosto ore 20.30
Chiesa di San Gallo Abate, Moggio udinese
Marta Fumagalli soprano
Maria Cecilia Farina organo
Lisa Soardi tiorba Aida Talliente voce
testi di Marta Morazzoni
Un percorso di musica e voce dedicato a particolari donne religiose, da Hildegard Von Bingen, a Isabella Leonarda, da Chiara Margarita Cozzolani a Claudia Francesca Rusca. Mistiche, compositrici, poetesse di profondo spessore spirituale.

Maçalizi 

Maçalizi  29/30 luglio ore 21.00 sala Di Toppo Wassermann, via Gemona  (Ud)

info e prenotazioni: Add New Event ‹ Aida Talliente — WordPress

di Yasmina Reza

traduzione/ traduzion William Cisilino e Michele Calligaris
regia/regjie Fabrizio Arcuri e Rita Maffei
scene e costumi/ senis e costums Luigina Tusini
luci/ lûs Alberto Bevilacqua

con/ cun Fabiano FantiniRita MaffeiMassimo SomaglinoAida Talliente

una produzione/ une produzion CSS Teatro stabile di innovazione FVG e Mittelfest2022
con/ cun ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane

spettacolo in lingua friulana e italiana/ spetacul par furlan e par talian

Le Dieu du carnage è una commedia della drammaturga francese Yasmina Reza del 2006, pubblicata in Italia col titolo Il dio del massacro e resa celebre nel 2011 dal film Carnage, di Roman Polànski con protagonisti Jodie Foster, John C.Reilly, Christoph Waltz e Kate Winslet.

Maçalizi è il titolo della sua versione in lingua friulana, tradotta da William Cisilino e Michele Calligaris in occasione della co-produzione per Mittelfest 2022 con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Rita Maffei, affidata all’interpretazione del quartetto di attori composto da Fabiano Fantini, Rita Maffei, Massimo Somaglino, Aida Talliente.

Maçalizi – Il dio del massacro racconta il confronto/scontro tra due famiglie all’interno di un contesto borghese.

Due coppie si ritrovano in un normale salotto per appianare la lite violenta tra i rispettivi figli. Presto, questo incontro riappacificatore si trasforma in uno scontro esplosivo.

La dinamica di tensione crescente che si crea fra i personaggi si rispecchia nell’evoluzione delle parole.
All’inizio l’italiano maschera, da lingua astratta della convenzione, i sentimenti più autentici e profondi, che emergono via via con il friulano, che finisce così per rivelarsi la lingua degli stati d’animo e istinti più autentici.

Le buone maniere, la tolleranza, il rispetto dei punti di vista, il politically correct, la stessa moralità, lasciano spazio a sentimenti di pancia e decisamente più maligni e spietati, smascherano “il dio del massacro” che può annidarsi dentro ognuno di noi.

Il salotto sarà ricreato, al centro, in una teca/gabbia di vetro: gli spettatori siederanno tutti intorno a osservare la scena, come degli studiosi in un teatro anatomico.

Sulla messa in scena

“Abbiamo immaginato di trasferire in un’ambientazione nostrana il confronto tra due diverse classi sociali in un interno borghese e lasciar agire questo testo con tutta la sua forza e la sua potenza.
Una certa ipocrisia che si cela nel perbenismo e dietro a un velo di buon senso esplode e frana sotto i colpi della complessità in cui viviamo.

Le sfumature necessarie per rapportarsi con i temi che vengono via via suggeriti e affrontati mal sopportano i toni netti che schierano in modo ideologico le due famiglie, incapaci di comprendere le rispettive posizioni.

A partire dalla preziosa didascalia di Yasmine Reza che recita “un salotto, niente di realistico”, abbiamo allora immaginato una scatola scenica – come fosse una gabbia o un acquario –  per mettere sotto una lente di ingrandimento –  e sotto gli occhi degli spettatori che la circondano –   questo insolito ménage crudele che si lascia scrutare e vivisezionare, una sorta di gabinetto anatomico, o un radiodramma semovente.Anche se a distanza, come spettatori saremo partecipi e costantemente chiamati a prendere una posizione.  E sarà davvero difficile capire da quale parte stare: il torto e la ragione contrattano un valzer dai contorni evanescenti e trovarsi d’accordo con le diverse posizioni che emergono non sarà mai comodo.”
Fabrizio Arcuri e Rita Maffei, i registi

spettacolo realizzato in collaborazione tra FESTIL e Teatro Contatto Estate

Maçalizi 

Maçalizi  29/30 luglio ore 21.00 sala Di Toppo Wassermann, via Gemona  (Ud)

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di Yasmina Reza

traduzione/ traduzion William Cisilino e Michele Calligaris
regia/regjie Fabrizio Arcuri e Rita Maffei
scene e costumi/ senis e costums Luigina Tusini
luci/ lûs Alberto Bevilacqua

con/ cun Fabiano FantiniRita MaffeiMassimo SomaglinoAida Talliente

una produzione/ une produzion CSS Teatro stabile di innovazione FVG e Mittelfest2022
con/ cun ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane

spettacolo in lingua friulana e italiana/ spetacul par furlan e par talian

Le Dieu du carnage è una commedia della drammaturga francese Yasmina Reza del 2006, pubblicata in Italia col titolo Il dio del massacro e resa celebre nel 2011 dal film Carnage, di Roman Polànski con protagonisti Jodie Foster, John C.Reilly, Christoph Waltz e Kate Winslet.

Maçalizi è il titolo della sua versione in lingua friulana, tradotta da William Cisilino e Michele Calligaris in occasione della co-produzione per Mittelfest 2022 con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Rita Maffei, affidata all’interpretazione del quartetto di attori composto da Fabiano Fantini, Rita Maffei, Massimo Somaglino, Aida Talliente.

Maçalizi – Il dio del massacro racconta il confronto/scontro tra due famiglie all’interno di un contesto borghese.

Due coppie si ritrovano in un normale salotto per appianare la lite violenta tra i rispettivi figli. Presto, questo incontro riappacificatore si trasforma in uno scontro esplosivo.

La dinamica di tensione crescente che si crea fra i personaggi si rispecchia nell’evoluzione delle parole.
All’inizio l’italiano maschera, da lingua astratta della convenzione, i sentimenti più autentici e profondi, che emergono via via con il friulano, che finisce così per rivelarsi la lingua degli stati d’animo e istinti più autentici.

Le buone maniere, la tolleranza, il rispetto dei punti di vista, il politically correct, la stessa moralità, lasciano spazio a sentimenti di pancia e decisamente più maligni e spietati, smascherano “il dio del massacro” che può annidarsi dentro ognuno di noi.

Il salotto sarà ricreato, al centro, in una teca/gabbia di vetro: gli spettatori siederanno tutti intorno a osservare la scena, come degli studiosi in un teatro anatomico.

Sulla messa in scena

“Abbiamo immaginato di trasferire in un’ambientazione nostrana il confronto tra due diverse classi sociali in un interno borghese e lasciar agire questo testo con tutta la sua forza e la sua potenza.
Una certa ipocrisia che si cela nel perbenismo e dietro a un velo di buon senso esplode e frana sotto i colpi della complessità in cui viviamo.

Le sfumature necessarie per rapportarsi con i temi che vengono via via suggeriti e affrontati mal sopportano i toni netti che schierano in modo ideologico le due famiglie, incapaci di comprendere le rispettive posizioni.

A partire dalla preziosa didascalia di Yasmine Reza che recita “un salotto, niente di realistico”, abbiamo allora immaginato una scatola scenica – come fosse una gabbia o un acquario –  per mettere sotto una lente di ingrandimento –  e sotto gli occhi degli spettatori che la circondano –   questo insolito ménage crudele che si lascia scrutare e vivisezionare, una sorta di gabinetto anatomico, o un radiodramma semovente.Anche se a distanza, come spettatori saremo partecipi e costantemente chiamati a prendere una posizione.  E sarà davvero difficile capire da quale parte stare: il torto e la ragione contrattano un valzer dai contorni evanescenti e trovarsi d’accordo con le diverse posizioni che emergono non sarà mai comodo.”
Fabrizio Arcuri e Rita Maffei, i registi

spettacolo realizzato in collaborazione tra FESTIL e Teatro Contatto Estate

LA MUSICA E’ DI CASA

LA MUSICA E’ DI CASA  – 13 luglio ore 11.00 Corte di Palazzo Morpurgo (Ud)
autore: Chiara Carminati
musiche Giovanna Pezzetta e Leo Virgili
con
voce: Aida Talliente e Stefano Gion Fattori
piano: Giovanna Pezzetta
theremin, chitarra, glokenspiel, trombone: Leo Virgili
contrabbasso: Alessandro Turchet
batteria e percussioni: Giacomo Jacuzzo
Concerto partecipato per bambini e famiglie

Musiche da ballare, da cantare insieme e da giocare con il corpo: il blues delle scale, il blues dei baci ma anche il concerto in cucina per piatti, cucchiai e tegami sono solo alcune delle canzoni che verranno suonate dal vivo e che coinvolgeranno il pubblico in un divertente gioco musicale che accompagnerà grandi e piccoli in un girotondo di emozioni, risate e perfino di qualche piccola paura. Un racconto poetico vestito di musica scritta su misura per far cantare le parole con la voce e con il corpo.

INFO PERSONE CON DISABILITÀ
Le persone con disabilità possono rivolgersi a: tickets@euritmica.it

L’uomo che piantava gli alberi

11 luglio ore 21.00

BeB Rovere della Riva, Arzene, via Alpi 30 in caso di maltempo: Sala Roma piazza Municipio 1

info: ingresso libero, tel 0434 89081 biblioteca@valvasonearzene.it

con Aida Talliente letture

E Giorgio Pacorig musiche

 

Di Jean Giono

Un racconto di rara bellezza. Un percorso delicato e commovente, che attraverso la semplice esistenza di un uomo fa riscoprire quelle straordinarie azioni capaci di trasformare i luoghi e generare nuova vita.  Una narrazione che accompagna chi ascolta in una dimensione di serenità e contemplazione lasciando un messaggio positivo sulla “presenza umana ” nel mondo.

Nel corso della sua giovinezza, Jean Giono compie un viaggio in una regione delle Alpi all’interno della Provenza. Quelle terre si mostrano ai suoi occhi come luoghi inospitali, selvaggi, desolati. Solo pochi uomini le abitano ma anch’essi sono come quelle terre: ruvidi, aspri, affaticati da una vita fatta di stenti. Eppure in quelle lande al margine di tutto, vive Elzéard Bouffier, un uomo solitario, calmo, sensibile; un uomo che ha in mente un progetto destinato a mutare per sempre la morfologia di quei luoghi e così pure la vita di chi li abita. L’uomo pianta alberi, pazientemente, con cura, con attenzione, seguendo una sua visione intima e profonda. Li pianta perché un giorno quelle terre subiranno una competa metamorfosi. I deserti diventeranno foreste rigogliose, torneranno gli animali, i fiori, i profumi nell’aria. I paesi si ripopoleranno di gente contenta, laboriosa, serena. Le fontane si riempiranno di acqua fresca, gli uomini vivranno in completa armonia con la natura. Non è solo la storia di una straordinaria opera di Amore e Speranza quella raccontata da Giono, ma è anche la storia di un incontro che cambierà nel profondo il suo modo di essere e attraversare la vita. Conclude così quel suo viaggio durato nel corso del tempo: “ Quando penso che un uomo solo, ridotto alle proprie semplici risorse fisiche e morali, è bastato a far uscire dal deserto quel paese di Canaan, trovo che, malgrado tutto, la condizione umana sia ammirevole. Ma se metto in conto quanto c’è voluto di costanza nella grandezza d’animo e d’accanimento nella generosità per ottenere questo risultato, l’anima mi si riempie d’un enorme rispetto per quel vecchio contadino senza cultura che ha saputo portare a buon fine un’opera degna di Dio”.

FUTURO PASSATO – PER LA VITA – PETRICORE

PER LA VITA  – 10 luglio ore 20.00 Teatro dei Fabbri 2/a Trieste

Biglietteria TICKET POINT on-line – PER LA VITA (ticketpoint-trieste.it)

di Francesca Garolla
lettura scenica a cura di e con Aida Talliente

produzione Tinaos

Per la vita è parte di una trilogia che indaga il tema della libertà in tre declinazioni:
una libertà che non si interroga sulle conseguenze delle proprie azioni; una libertà che tocca il tema della responsabilità; e, qui, in Per la vita, una libertà “rifiutata”, negata a se stessi.
In scena una donna, sola, sembra obbedire alla volontà di una madre-maman che “a fin di bene” l’ha relegata nella sua stanza, rendendola terrorizzata e disgustata dalla vita, imprigionata in affermazioni, regole, limiti. Eppure, è proprio in quella prigione che lei trova la libertà.

PETRICORE  – 10 luglio ore 21.00 Teatro dei Fabbri 2/a Trieste

Biglietteria TICKET POINT on-line – PETRICORE (ticketpoint-trieste.it)

di Fabio Pisano
lettura scenica a cura di Federico Bellini
con Jonathan LazziniZoe Pernici e Mirko Soldano

produzione Tinaos

Lui e lei stanno parlando di ciò che avviene nella parte di terra in cui vivono da sempre; lui e lei stanno parlando delle invasioni. Il suono di un campanello li desta, li distoglie; forse li spaventa. Ma è soltanto un tizio, un uomo; è soltanto un estraneo trasferitosi lì da poco, che chiede un po’ di zucchero. Chiede solo un po’ di zucchero per il suo caffè. Questa banale e ordinaria richiesta però, innesca un meccanismo da cui sarà difficilissimo tornare indietro.

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