MALDALSABIDA – RIMANDATO

PER CAUSE DI FORZA MAGGIORE LO SPETTACOLO E’ RIMANDATO A DATA DA DEFINIRSI

28 febbraio ore 21.00, Biblioteca Romans d’Isonzo

 

voce e giocattoli sonori Aida Talliente

chitarra, xilofono, teremin Leo Virgili

tastiere, moog Flavio Passon

basso Roberto Amadeo

batteria Marco D’Orlando

“Chi impedirà l’arresto del cuore del mondo? I poeti, gli scrittori, i saltimbanchi, i suonatori, gli artisti di un popolo dallo spirito indomito. Saranno loro gli ultimi ad andarsene”.

Questo scriveva Izet Serajlic, il poeta della Sarajevo assediata. E’ una responsabilità grande quella che abbiamo: “Impedire l’arresto del cuore del mondo”. Impedirlo rispondendo al buio con la bellezza, la cura, l’amore, la poesia che apre gli squarci più profondi negli esseri umani. Abbiamo voluto mettere insieme tre voci: quella di Federico Tavan, Novella Cantarutti e Leonardo Zanier. Quello che li accomuna sono senz’altro due cose: la provenienza da luoghi decentrati, luoghi di montagna, dove si ha una diversa percezione del tempo, degli spazi, delle relazioni, del contatto con la terra, luoghi al margine con un’identità radicale, a volte così radicale da divenire soffocanti tanto da volerli cambiare o abbandonare per poi “tornare” e “riabbandonare”, e l’altra cosa che li accomuna è la poesia, come strumento per tenere insieme le parti di una vita e impedire che si sfilacci.

 

 

MALDALSABIDA – RIMANDATO

PER CAUSE DI FORZA MAGGIORE LO SPETTACOLO E’ RIMANDATO A DATA DA DEFINIRSI

28 febbraio ore 21.00, Biblioteca Romans d’Isonzo

 

voce e giocattoli sonori Aida Talliente

chitarra, xilofono, teremin Leo Virgili

tastiere, moog Flavio Passon

basso Roberto Amadeo

batteria Marco D’Orlando

“Chi impedirà l’arresto del cuore del mondo? I poeti, gli scrittori, i saltimbanchi, i suonatori, gli artisti di un popolo dallo spirito indomito. Saranno loro gli ultimi ad andarsene”.

Questo scriveva Izet Serajlic, il poeta della Sarajevo assediata. E’ una responsabilità grande quella che abbiamo: “Impedire l’arresto del cuore del mondo”. Impedirlo rispondendo al buio con la bellezza, la cura, l’amore, la poesia che apre gli squarci più profondi negli esseri umani. Abbiamo voluto mettere insieme tre voci: quella di Federico Tavan, Novella Cantarutti e Leonardo Zanier. Quello che li accomuna sono senz’altro due cose: la provenienza da luoghi decentrati, luoghi di montagna, dove si ha una diversa percezione del tempo, degli spazi, delle relazioni, del contatto con la terra, luoghi al margine con un’identità radicale, a volte così radicale da divenire soffocanti tanto da volerli cambiare o abbandonare per poi “tornare” e “riabbandonare”, e l’altra cosa che li accomuna è la poesia, come strumento per tenere insieme le parti di una vita e impedire che si sfilacci.

 

 

La Rosa Bianca

La Rosa Bianca, 30 gennaio e 3 febbraio,

Auditorium Maximum Università Jagellonica Cracovia – ore 21.00

 

 di e con Fabrizio Saccomanno e Aida Talliente

musiche Marco Colonna

durata 60 min.

produzione:Ura Teatro e Treno della Memoria (in collaborazione con la Regione Puglia)

Associazione culturale Carpe Diem (in collaborazione con la Regione Sardegna)

Aria Teatro (Pergine)

patrocinio: Fondazione Die Weisse Rose Monaco, A.N.P.I. Regione FVG, A.N.E.D. Nazionale, Centro d’Accoglienza E. Balducci Udine, Università degli Studi di Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste

collaborazione: Libera Udine e Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie coordinamento di Udine,

Teatro Miela Trieste

 

un ringraziamento al Dottor Umberto Lodovici e al Dottor Paolo Ghezzi

 

IL PROGETTO

La “Rosa Bianca” è il nome scelto da un gruppo di studenti universitari di Monaco, che dalla primavera del 1942 all’inverno del 1943, iniziarono e portarono avanti con coraggio, un percorso di resistenza politica contro il regime nazista. Il gruppo di amici e conoscenti, ispirati da “libri proibiti” di straordinari scrittori,organizzarono un’attività sovversiva, scrivendo e divulgando in diverse città della Germania, dei volantini che portavano la voce di una piccola parte del popolo, quello che non poteva tacere davanti alla violazione dei diritti umani e alla negazione della libertà. Il nucleo principale composto da Hans e Sophie Sholl, Alexander Schmorell, Willi Graf, Christoph Probst e il professor  Kurt Huber, venne scoperto nel febbraio del 43. Tutti e sei i componenti furono arrestati, processati e ghigliottinati per alto tradimento. Ma il loro messaggio non si esaurì quell’inverno, fu accolto e portato avanti da altri, anche in seguito alla loro morte.

I membri della Rosa Bianca erano dei ragazzi provenienti da famiglie per lo più borghesi. Famiglie amorevoli che avevano cresciuto i loro figli con alti principi morali ed etici. E’ questa educazione che permette loro di poter distinguere tra il giusto e l’ingiusto e di farsi carico con piena responsabilità delle proprie azioni. Pur vivendo sotto la ferocia della dittatura nazista, questi giovani furono in grado di scegliere da che parte stare donando se stessi, per i diritti di tutti. La loro Resistenza non violenta è uno straordinario esempio di azione politica, che attraverso parole e idee ha generato, per la prima volta, un messaggio universale contemplando la possibilità di un’Europa unita e di una convivenza pacifica tra tutti i popoli portatori di bellezza nella propria diversità. Un messaggio tra i più attuali e contemporanei, che parla di libertà. Libertà così tanto desiderata  da rischiare la propria vita per riaverla.

Il racconto di queste vite, costruito partendo da lettere, pensieri e avvenimenti, vuole essere un omaggio alla voce dei giovani; ai giovani di allora, che attraverso le loro scelte e le loro azioni lasciarono delle tracce e ai giovani di oggi, in costante cammino verso la costruzione di un mondo più giusto, più etico, più umano, un mondo che ancora fatica a trovare strumenti di pace.

Solo le storie degli uomini possono risuonare e cambiare la vita di altri uomini. Raccontare di questi ragazzi ora, significa parlare di qualcosa che va al di là del loro tempo. Il coraggio di ogni generazione è la chiave per lo sviluppo della nostra civiltà. Questo è ciò che deve essere difeso. Come è stato fatto allora, così deve esserlo oggi.

La Rosa Bianca

La Rosa Bianca, 30 gennaio e 3 febbraio,

Auditorium Maximum Università Jagellonica Cracovia – ore 21.00

 

 di e con Fabrizio Saccomanno e Aida Talliente

musiche Marco Colonna

durata 60 min.

produzione:Ura Teatro e Treno della Memoria (in collaborazione con la Regione Puglia)

Associazione culturale Carpe Diem (in collaborazione con la Regione Sardegna)

Aria Teatro (Pergine)

patrocinio: Fondazione Die Weisse Rose Monaco, A.N.P.I. Regione FVG, A.N.E.D. Nazionale, Centro d’Accoglienza E. Balducci Udine, Università degli Studi di Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste

collaborazione: Libera Udine e Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie coordinamento di Udine,

Teatro Miela Trieste

 

un ringraziamento al Dottor Umberto Lodovici e al Dottor Paolo Ghezzi

 

IL PROGETTO

La “Rosa Bianca” è il nome scelto da un gruppo di studenti universitari di Monaco, che dalla primavera del 1942 all’inverno del 1943, iniziarono e portarono avanti con coraggio, un percorso di resistenza politica contro il regime nazista. Il gruppo di amici e conoscenti, ispirati da “libri proibiti” di straordinari scrittori,organizzarono un’attività sovversiva, scrivendo e divulgando in diverse città della Germania, dei volantini che portavano la voce di una piccola parte del popolo, quello che non poteva tacere davanti alla violazione dei diritti umani e alla negazione della libertà. Il nucleo principale composto da Hans e Sophie Sholl, Alexander Schmorell, Willi Graf, Christoph Probst e il professor  Kurt Huber, venne scoperto nel febbraio del 43. Tutti e sei i componenti furono arrestati, processati e ghigliottinati per alto tradimento. Ma il loro messaggio non si esaurì quell’inverno, fu accolto e portato avanti da altri, anche in seguito alla loro morte.

I membri della Rosa Bianca erano dei ragazzi provenienti da famiglie per lo più borghesi. Famiglie amorevoli che avevano cresciuto i loro figli con alti principi morali ed etici. E’ questa educazione che permette loro di poter distinguere tra il giusto e l’ingiusto e di farsi carico con piena responsabilità delle proprie azioni. Pur vivendo sotto la ferocia della dittatura nazista, questi giovani furono in grado di scegliere da che parte stare donando se stessi, per i diritti di tutti. La loro Resistenza non violenta è uno straordinario esempio di azione politica, che attraverso parole e idee ha generato, per la prima volta, un messaggio universale contemplando la possibilità di un’Europa unita e di una convivenza pacifica tra tutti i popoli portatori di bellezza nella propria diversità. Un messaggio tra i più attuali e contemporanei, che parla di libertà. Libertà così tanto desiderata  da rischiare la propria vita per riaverla.

Il racconto di queste vite, costruito partendo da lettere, pensieri e avvenimenti, vuole essere un omaggio alla voce dei giovani; ai giovani di allora, che attraverso le loro scelte e le loro azioni lasciarono delle tracce e ai giovani di oggi, in costante cammino verso la costruzione di un mondo più giusto, più etico, più umano, un mondo che ancora fatica a trovare strumenti di pace.

Solo le storie degli uomini possono risuonare e cambiare la vita di altri uomini. Raccontare di questi ragazzi ora, significa parlare di qualcosa che va al di là del loro tempo. Il coraggio di ogni generazione è la chiave per lo sviluppo della nostra civiltà. Questo è ciò che deve essere difeso. Come è stato fatto allora, così deve esserlo oggi.

Giornata della memoria – L’ albero di Anne

Giornata della Memoria
Per non dimenticare le atrocità della storia
Centro Balducci, lunedì 27 gennaio 2020, ore 20.30

Vivere la memoria storica è un dovere umano, culturale, sociale, etico, politico, religioso.
E’ fondamentale lasciarsi coinvolgere, conoscere, partecipare, prendere posizione, schierarsi.
Vivere la memoria del male assoluto progettato, pianificato e attuato; partire sempre dall’attenzione alle vittime, una ad una a comporre i milioni che hanno subito le atrocità più terribili, la morte, la trasformazione dei loro corpi in cenere o la sepoltura nelle fosse comuni, significa crescere nella sensibilità e nella disponibilità a non accettare mai, per nessun motivo parole, atteggiamenti, gesti, decisioni, leggi che richiamano quella tragica disumanità.
Il rapporto tra Auschwitz e la società di oggi richiede riflessione profonda e partecipata, stretto collegamenti fra ieri, oggi e domani.
Quest’anno 2020 si avverte il dovere e l’importanza della memoria in modo particolare per il pensiero negativo di avversione, inimicizia, odio che si è diffuso ed è presente in diverse parti del mondo e in questa società.
Al riguardo si sente l’esigenza di porre attenzione soprattutto a queste questioni:
L’impegno a superare ogni forma di indifferenza;
L’impegno di attribuire alle parole il loro senso autentico perché purtroppo è stato rubato, stravolto, strumentalizzato; ed egualmente di sostituire le parole di avversione, inimicizia, odio con altre di sensibilità, attenzione, premura e cura;
L’impegno a superare le paure: di essere piccoli e pochi per cambiare le situazioni. Importante invece proseguire con convinzioni profonde, esprimendo parole e segni di cambiamento, formando il Noi che cammina nella storia.

PROGRAMMA
SALUTO del sindaco di Pozzuolo del Friuli, Denis Lodolo

L’INSEGNAMENTO della storia della senatrice a vita, Liliana Segre

RACCONTO tratto dai libri “L’albero di Anne” e dal “Diario di Anne Frank” a cura dell’attrice Aida Talliente e del musicista David Cej

INTERVENTO dei giovani di Libera del Presidio di Udine “Cosimo Cristina”, “La memoria si fa impegno, verso il 21 Marzo 2020 a Palermo, giornata in ricordo delle vitti-me di mafie”

RIFLESSIONE di Pierluigi Di Piazza “Il dovere della memoria per un futuro umano”

INTERVENTI MUSICALI

marimba e percussioni: Francesco Tirelli
pianoforte: Alessio Domini
violino: Giovanni Di Lena
fisarmonica: Andrea Valent
pianoforte e tastiere: Nicola Tirelli
contrabbasso – direzione artistica: Giuseppe Tirelli

LA ROSA BIANCA

 12 – 19 gennaio, Udine

LA ROSA BIANCA

In collaborazione con Ura Teatro, Treno della Memoria, Regione Puglia, Associazione culturale Carpe Diem (Regione Sardegna), Aria Teatro (Pergine)

patrocinio: Fondazione Die Weisse Rose Monaco, A.N.P.I. Regione FVG, A.N.E.D. Nazionale, Centro d’Accoglienza E. Balducci Udine, Università degli Studi di Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste

collaborazione: Libera Udine e Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie coordinamento di Udine, Teatro Miela Trieste

Nuova tappa per la residenza artistica  sulla Rosa Bianca prima della partenza per la Polonia.

con: Aida Talliente e Fabrizio Saccomanno

musiche: Marco Colonna

LA ROSA BIANCA

 12 – 19 gennaio, Udine

LA ROSA BIANCA

In collaborazione con Ura Teatro, Treno della Memoria, Regione Puglia, Associazione culturale Carpe Diem (Regione Sardegna), Aria Teatro (Pergine)

patrocinio: Fondazione Die Weisse Rose Monaco, A.N.P.I. Regione FVG, A.N.E.D. Nazionale, Centro d’Accoglienza E. Balducci Udine, Università degli Studi di Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste

collaborazione: Libera Udine e Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie coordinamento di Udine, Teatro Miela Trieste

Nuova tappa per la residenza artistica  sulla Rosa Bianca prima della partenza per la Polonia.

con: Aida Talliente e Fabrizio Saccomanno

musiche: Marco Colonna

LA ROSA BIANCA

 12 – 19 gennaio, Udine

LA ROSA BIANCA

In collaborazione con Ura Teatro, Treno della Memoria, Regione Puglia, Associazione culturale Carpe Diem (Regione Sardegna), Aria Teatro (Pergine)

patrocinio: Fondazione Die Weisse Rose Monaco, A.N.P.I. Regione FVG, A.N.E.D. Nazionale, Centro d’Accoglienza E. Balducci Udine, Università degli Studi di Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste

collaborazione: Libera Udine e Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie coordinamento di Udine, Teatro Miela Trieste

Nuova tappa per la residenza artistica  sulla Rosa Bianca prima della partenza per la Polonia.

con: Aida Talliente e Fabrizio Saccomanno

musiche: Marco Colonna

LA ROSA BIANCA

 12 – 19 gennaio, Udine

LA ROSA BIANCA

In collaborazione con Ura Teatro, Treno della Memoria, Regione Puglia, Associazione culturale Carpe Diem (Regione Sardegna), Aria Teatro (Pergine)

patrocinio: Fondazione Die Weisse Rose Monaco, A.N.P.I. Regione FVG, A.N.E.D. Nazionale, Centro d’Accoglienza E. Balducci Udine, Università degli Studi di Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste

collaborazione: Libera Udine e Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie coordinamento di Udine, Teatro Miela Trieste

Nuova tappa per la residenza artistica  sulla Rosa Bianca prima della partenza per la Polonia.

con: Aida Talliente e Fabrizio Saccomanno

musiche: Marco Colonna

LA ROSA BIANCA

 12 – 19 gennaio, Udine

LA ROSA BIANCA

In collaborazione con Ura Teatro, Treno della Memoria, Regione Puglia, Associazione culturale Carpe Diem (Regione Sardegna), Aria Teatro (Pergine)

patrocinio: Fondazione Die Weisse Rose Monaco, A.N.P.I. Regione FVG, A.N.E.D. Nazionale, Centro d’Accoglienza E. Balducci Udine, Università degli Studi di Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste

collaborazione: Libera Udine e Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie coordinamento di Udine, Teatro Miela Trieste

Nuova tappa per la residenza artistica  sulla Rosa Bianca prima della partenza per la Polonia.

con: Aida Talliente e Fabrizio Saccomanno

musiche: Marco Colonna

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