THE RERUM NATURA – there is no Planet B-

dal 6 al 16 marzo
Teatro San Ferdinando, Napoli

06/03/2025 ore 21:00
07/03/2025 ore 21:00
08/03/2025 ore 19:00
09/03/2025 ore 18:00
11/03/2025 ore 21:00
12/03/2025 ore 17:00
13/03/2025 ore 19:00
14/03/2025 ore 21:00
15/03/2025 ore 19:00
16/03/2025 ore 18:00

info e prenotazioni: DE RERUM NATURA [There is no planet B] – Teatro di Napoli

 

liberamente ispirato al De Rerum Natura di Tito Lucrezio Caro
ideazione, adattamento e regia Davide Iodice
drammaturgia Fabio Pisano

con (in o.a) Aida Talliente (La Natura/Prima Donna di Lesbo/Mamma Orsa), Ilaria Scarano (Seconda donna di Lesbo/Emilia), Carolina Cametti(Terza donna di Lesbo/La donna sull’albero), MariaTeresa Battista (Venere), Greta Domenica Esposito (Ragazza), Sergio Del Prete (Ministro/Pacific Lumber), Wael Habib (Bracciante/altre figure), Giovanni Trono (Padrone/altre figure), Marco Palumbo (Striato, altre figure), Emilio Vacca (Protele, altre figure)

e con la partecipazione straordinaria di ORCHESTRÌA Marco Fuccio, Giancarla Oliva, Chiara Alina Di Sarno, Giuseppina Oliva, Tommaso Renzuto Iodice, Simone Rijavec, Laura Errico, Alessandro La Rocca, Paola Gargiulo, Antonella Esposito, Massimo Renzetti, Guglielmo Gargarella, Dmitry Medici, Nicolas Sacrez, Lucrezia Pirani, Melina Russo, Giulio Sica, Francesco Cicatiello, Alina Shost, Giulia Caporrino, Daniele Rensi, Ilaria Giorgi, Giulia Albero, Giorgio Albero
[progetto speciale di musica inclusiva dell’associazione FORGAT ODV all’interno della Scuola Elementare del Teatro – Conservatorio Popolare per le arti della scena, a cura di Francesco Paolo Manna, Antonio Fraioli, Eleonora Ricciardi]

scene maschere e pupazzi Tiziano Fario
costumi Daniela Salernitano
luci Loic Francois Hamelin
musiche originali Lino Cannavacciuolo
assistente alla regia Carlotta Campobasso
scenografo collaboratore Marco Di Napoli
assistente costumista Ilaria Carannante

produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale

questo spettacolo è dedicato alla memoria della Dott.ssa Annamaria Ciarallo, botanica.

«Non volete ascoltare quello che chiede la natura e con il suo grido imperioso?»
De rerum natura – traduzione Milo De Angelis
«There is no planet B, and there is no planet Bla. Bla, bla, bla, bla, bla, bla!»
Greta Thunberg – discorso all’Onu
Quello del De rerum è un tema coltivato già dai tempi dell’Accademia, tra i materiali che il mio maestro Andrea Camilleri mi suggeriva ad ispirazione. E in effetti prima che il teatro decidesse al posto mio, avevo immaginato un futuro o, meglio, una fuga dalla mia realtà di marginalità periferica, come etologo, o naturalista, in qualche landa estrema.
Ritorna ora come oggettivazione di un sentimento del presente che si è caricato in questi anni pandemici di un terrore di vuoto, di un senso di apocalisse e di rivincita di quella Natura a cui ormai non apparteniamo più e che ci rigetta per mezzo di un pipistrello o (anche mentre scrivo) di fiumi di fango.
I temi del De rerum precipitano fragorosamente in questo tempo e la voce di Lucrezio mi pare sovrapporsi ora a quella di una ragazzina svedese, diagnosticata come Asperger, e inverarsi nella sua sensibilità dolorosa. La vicenda di Greta, la sua emblematicità, non poteva non intersecare la mia storia personale e la mia progettualità pedagogica che da anni privilegia la disabilità intellettiva indagandone le possibilità. L’immagine portante consegnata a Fabio Pisano per il suo ordito di parole è stata dunque quella del celebre discorso pronunciato all’Onu da Greta Thunberg sull’emergenza climatica. A Greta hanno fatto seguito altre figure nelle cui vicende ho sentito riverberare i temi e le invettive del poeta latino: la giovane attivista italiana che con la sua sincera naïvté e il suo sincero terrore del futuro manda in lacrime i discorsi di un ministro dello Stato; Julia “butterfly” Hill e la sua resistenza anticapitalistica al cinismo distruttivo delle majors, sospesa tra i rami di una sequoia; le anziane e accudenti donne dell’isola di Lesbo e la loro pietas per dei figli di altre madri, di altri paesi; i minatori d’oro africani e i braccianti delle nostre terre infette che “sudano sangue” sfruttati dagli speculatori e muoiono insieme a quelle terre. Sin da subito in questo materiale così eterogeneo, ha fatto capolino un daemon, uno spirito guida, il correlativo simbolico di questo sentimento di perdita, credo, di natura ferita e in dissolvimento, ha fatto capolino un orso polare, uno di quegli orsi polari che alla fine di questo secolo secondo le stime non esisteranno più.
Questo lavoro è dedicato alla memoria di una studiosa, un’importante botanica, una persona a me molto cara, strettamente legata a questo luogo, che mi ha insegnato ad amare e per cui ho immaginato sin da subito il progetto.
Ma anche, idealmente, con molte scuse e molta ammirazione, alle ragazze e ai ragazzi che animano i tanti movimenti di impegno ecologico, sociale, civico, nei territori più diversi.
Al loro grido appassionato e “imperioso”, contro le incoerenze e le ingiustizie, alle loro battaglie per il proprio futuro, con la certezza, non poco vacillante in questi tempi di guerra, che «I movimenti della distruzione non possono prevalere per sempre, non possono seppellire in eterno la vita»

La musica è di casa

LA MUSICA E’ DI CASA  – 15 febbraio ore 17.00
Biblioteca di Pocenia (Ud)
autore: Chiara Carminati
musiche Giovanna Pezzetta e Leo Virgili
con
voce: Aida Talliente e Stefano Gion Fattori
piano: Giovanna Pezzetta
theremin, chitarra, glokenspiel, trombone: Leo Virgili
contrabbasso: Alessandro Turchet
batteria e percussioni: Giacomo Jacuzzo

Concerto partecipato per bambini e famiglie

Musiche da ballare, da cantare insieme e da giocare con il corpo: il blues delle scale, il blues dei baci ma anche il concerto in cucina per piatti, cucchiai e tegami sono solo alcune delle canzoni che verranno suonate dal vivo e che coinvolgeranno il pubblico in un divertente gioco musicale che accompagnerà grandi e piccoli in un girotondo di emozioni, risate e perfino di qualche piccola paura. Un racconto poetico vestito di musica scritta su misura per far cantare le parole con la voce e con il corpo.

Donne che cambiano il mondo

DONNE CHE CAMBIANO IL MONDO
12 febbraio ore 20.45 – Teatro Comunale di Tesero
Via Naval 5, Tesero (Tn)

info: info e prenotazioni: www.trentinospettacoli.it

 

Aida Talliente racconti, musica
Elsa Martìn voce, musica 

Giulia Spanghero, video animation

 

“Non temo la morte. Temo il silenzio di fronte all’ingiustizia.
 Sono giovane e desidero vivere.
Ma dico a tutti coloro che vorrebbero farmi del male,
 che sono pronta dove e quando vorrete colpirmi.
 Potrete recidere un fiore
 ma non potrete impedire alla primavera di arrivare”
 
Malalai Joya

 

Un mondo migliore è possibile grazie alle donne. Questo concetto ha catturato la mente ed il cuore di tutti coloro che sono assetati di giustizia e i cui diritti sono loro negati. Soprattutto per le donne l’idea di un mondo migliore è alla base di tutto: di qualsiasi dimostrazione, qualsiasi campagna, qualsiasi sforzo nel mobilitare le persone, e dato il coinvolgimento e il ruolo giocato dalle donne, s’intuisce che molto probabilmente un mondo migliore ci sarà grazie a loro. A loro è dedicato questo percorso narrativo e musicale che si sviluppa attraverso storie  provenienti da varie parti del mondo. Voci e grida di lotta, di impegno, di memoria, di pazienza, passione, cura e bellezza. Parole, canto e sonorità evocative e visionarie, sono gli strumenti che disegnano paesaggi emotivi all’interno di questo viaggio denso di umanità che vuole essere un doveroso omaggio a tutte quelle donne che, giorno dopo giorno, con amore e forza, continuano a lottare rendendo possibile ciò che, altrimenti, resterebbe solo illusione.

La Rosa Bianca

27 Gennaio ore 10.00
Teatro P.P. Pasolini, Cervignano del Friuli (Ud)
replica per le scuole superiori
28 gennaio ore 9.00 e ore 11.00
Teatro Palamostre (Ud)
doppia replica per le scuole superiori

spettacoli all’interno della rassegna per le scuole “TIG” del CSS Teatro stabile d’innovazione del FVG

di e con  Aida Talliente e Sandro Pivotti

musiche Marco Colonna

disegno luci Luigi Biondi

 

patrocinio: Fondazione Die Weisse Rose Monaco, A.N.P.I. Udine, Comune di Udine, Regione FVG, A.N.E.D. Nazionale, Centro d’Accoglienza E. Balducci Udine, Università degli Studi di Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste, Arci Udine, Pordenone

collaborazione: Libera Udine e Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie coordinamento di Udine, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia

un ringraziamento al Dottor Umberto Lodovici e al Dottor Paolo Ghezzi

 

 

IL PROGETTO

La “Rosa Bianca” è il nome scelto da un gruppo di studenti universitari di Monaco, che dalla primavera del 1942 all’inverno del 1943, iniziarono e portarono avanti con coraggio, un percorso di resistenza politica contro il regime nazista. Il gruppo di amici e conoscenti, ispirati da “libri proibiti” di straordinari scrittori,organizzarono un’attività sovversiva, scrivendo e divulgando in diverse città della Germania, dei volantini che portavano la voce di una piccola parte del popolo, quello che non poteva tacere davanti alla violazione dei diritti umani e alla negazione della libertà. Il nucleo principale composto da Hans e Sophie Sholl, Alexander Schmorell, Willi Graf, Christoph Probst e il professor  Kurt Huber, venne scoperto nel febbraio del 43. Tutti e sei i componenti furono arrestati, processati e ghigliottinati per alto tradimento. Ma il loro messaggio non si esaurì quell’inverno, fu accolto e portato avanti da altri, anche in seguito alla loro morte.

I membri della Rosa Bianca erano dei ragazzi provenienti da famiglie per lo più borghesi. Famiglie amorevoli che avevano cresciuto i loro figli con alti principi morali ed etici. E’ questa educazione che permette loro di poter distinguere tra il giusto e l’ingiusto e di farsi carico con piena responsabilità delle proprie azioni. Pur vivendo sotto la ferocia della dittatura nazista, questi giovani furono in grado di scegliere da che parte stare donando se stessi, per i diritti di tutti. La loro Resistenza non violenta è uno straordinario esempio di azione politica, che attraverso parole e idee ha generato, per la prima volta, un messaggio universale contemplando la possibilità di un’Europa unita e di una convivenza pacifica tra tutti i popoli portatori di bellezza nella propria diversità. Un messaggio tra i più attuali e contemporanei, che parla di libertà. Libertà così tanto desiderata  da rischiare la propria vita per riaverla.

Il racconto di queste vite, costruito partendo da lettere, pensieri e avvenimenti, vuole essere un omaggio alla voce dei giovani; ai giovani di allora, che attraverso le loro scelte e le loro azioni lasciarono delle tracce e ai giovani di oggi, in costante cammino verso la costruzione di un mondo più giusto, più etico, più umano, un mondo che ancora fatica a trovare strumenti di pace.

Solo le storie degli uomini possono risuonare e cambiare la vita di altri uomini. Raccontare di questi ragazzi ora, significa parlare di qualcosa che va al di là del loro tempo. Il coraggio di ogni generazione è la chiave per lo sviluppo della nostra civiltà. Questo è ciò che deve essere difeso. Come è stato fatto allora, così deve esserlo oggi.

 

 

La Rosa Bianca

27 Gennaio ore 10.00
Teatro P.P. Pasolini, Cervignano del Friuli (Ud)
replica per le scuole superiori
28 gennaio ore 9.00 e ore 11.00
Teatro Palamostre (Ud)
doppia replica per le scuole superiori

spettacoli all’interno della rassegna per le scuole “TIG” del CSS Teatro stabile d’innovazione del FVG

di e con  Aida Talliente e Sandro Pivotti

musiche Marco Colonna

disegno luci Luigi Biondi

 

patrocinio: Fondazione Die Weisse Rose Monaco, A.N.P.I. Udine, Comune di Udine, Regione FVG, A.N.E.D. Nazionale, Centro d’Accoglienza E. Balducci Udine, Università degli Studi di Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione (Udine), Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste, Arci Udine, Pordenone

collaborazione: Libera Udine e Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie coordinamento di Udine, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia

un ringraziamento al Dottor Umberto Lodovici e al Dottor Paolo Ghezzi

 

 

IL PROGETTO

La “Rosa Bianca” è il nome scelto da un gruppo di studenti universitari di Monaco, che dalla primavera del 1942 all’inverno del 1943, iniziarono e portarono avanti con coraggio, un percorso di resistenza politica contro il regime nazista. Il gruppo di amici e conoscenti, ispirati da “libri proibiti” di straordinari scrittori,organizzarono un’attività sovversiva, scrivendo e divulgando in diverse città della Germania, dei volantini che portavano la voce di una piccola parte del popolo, quello che non poteva tacere davanti alla violazione dei diritti umani e alla negazione della libertà. Il nucleo principale composto da Hans e Sophie Sholl, Alexander Schmorell, Willi Graf, Christoph Probst e il professor  Kurt Huber, venne scoperto nel febbraio del 43. Tutti e sei i componenti furono arrestati, processati e ghigliottinati per alto tradimento. Ma il loro messaggio non si esaurì quell’inverno, fu accolto e portato avanti da altri, anche in seguito alla loro morte.

I membri della Rosa Bianca erano dei ragazzi provenienti da famiglie per lo più borghesi. Famiglie amorevoli che avevano cresciuto i loro figli con alti principi morali ed etici. E’ questa educazione che permette loro di poter distinguere tra il giusto e l’ingiusto e di farsi carico con piena responsabilità delle proprie azioni. Pur vivendo sotto la ferocia della dittatura nazista, questi giovani furono in grado di scegliere da che parte stare donando se stessi, per i diritti di tutti. La loro Resistenza non violenta è uno straordinario esempio di azione politica, che attraverso parole e idee ha generato, per la prima volta, un messaggio universale contemplando la possibilità di un’Europa unita e di una convivenza pacifica tra tutti i popoli portatori di bellezza nella propria diversità. Un messaggio tra i più attuali e contemporanei, che parla di libertà. Libertà così tanto desiderata  da rischiare la propria vita per riaverla.

Il racconto di queste vite, costruito partendo da lettere, pensieri e avvenimenti, vuole essere un omaggio alla voce dei giovani; ai giovani di allora, che attraverso le loro scelte e le loro azioni lasciarono delle tracce e ai giovani di oggi, in costante cammino verso la costruzione di un mondo più giusto, più etico, più umano, un mondo che ancora fatica a trovare strumenti di pace.

Solo le storie degli uomini possono risuonare e cambiare la vita di altri uomini. Raccontare di questi ragazzi ora, significa parlare di qualcosa che va al di là del loro tempo. Il coraggio di ogni generazione è la chiave per lo sviluppo della nostra civiltà. Questo è ciò che deve essere difeso. Come è stato fatto allora, così deve esserlo oggi.

 

 

L’amico ritrovato

di Fred Uhlman
 25 Gennaio ore 20.45
Teatro G.G. Arrigoni
San Vito al Tagliamento (Pn)

info e prenotazioni: biblioteca@sanvitoaltagliamento.fvg.it – 0434 843040
ingresso libero

a cura di Aida Talliente
Aida Talliente: letture
clarinetto: Andrea Favot
violino: Oscar Pauletto
pianoforti: Mira De Vido, Rubino Leone
organizzazione: Biblioteca Civica di S. Vito al Tagliamento, Assessorato alla vitalità

Due ragazzi sedicenni frequentano la stessa scuola esclusiva. L’uno è figlio di un medico ebreo, l’altro è di ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un’amicizia del cuore, un’intesa perfetta e magica. un anno dopo, il loro legame è spezzato. Questo accade in Germania, nel 1933…
Uno dei testi più densi e più puri sugli anni del nazismo in Germania …
Tra i romanzi più belli che si possano raccontare ai lettori, dai dodici anni in sù. Senza esitazione.

A soul with no footprint

suite per Nick Drake
23 Gennaio ore 21.00
Auditorium del Parco Renzo Piano
Parco del Castello, L’ Aquila

info e prenotazioni: 5 euro per i non abbonati con prenotazione al 3286765097 da lunedì a venerdì (9.30/13.00 – 15.00/16.30)

Miriam Foresti: voce
Aida Talliente: voce recitante
Alan Malusà Magno: chitarra, voce
Francesco De Luisa: piano
Nicola Di Camillo: contrabbasso
Emanuel Donadelli batteria

Un racconto tutto d’un fiato in cui voci e strumenti si fondono e si mettono al servizio delle
parole, per travolgere chi ascolta con la potenza evocativa dei versi e della musica di Nick
Drake: un’occasione per fermare il tempo e mettersi in ascolto, per porsi delle domande sulla
felicità e sul senso della fama, per dialogare con quella parte di sé che si tende a nascondere,
il proprio lato oscuro, per lasciarsi cullare dalla bellezza e abbandonarsi alle emozioni più
profonde.

Mi tengo al tuo volto che va dalle vette al cuore

dedica a Massimo Staich
19 Gennaio ore 18.00/ 19.00/ 20.00
TAN Teatro Area Nord
via Nuova dietro la vigna (Na)

info e prenotazioni per Dedica e navetta: posti limitati, prenotazione obbligatoria al numero 0815851096 dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 14.00 o scrivendo una mail a teatriassociatinapoli@gmail.com

Il servizio navetta è attivo con partenza dal Museo archeologico
ore 17.30 per il turno delle  18.00
ore 18.30 per il turno delle   19.00
ore 19.30 per il turno delle  20.00

a cura di Aida Talliente
con Aida Talliente e  Marina Rippa

Un percorso affettivo, intimo, familiare dedicato a Massimo Staich in cui sono
raccolte le voci di alcune persone a lui care.
I pensieri, i ricordi e le parole diventano la base su cui compaiono, a tratti nel
buio, alcune luci, oggetti, immagini, visioni, presenze.
Non si tratta di uno spettacolo ma di un momento di ascolto e pensiero da
attraversare e condividere insieme.
Un breve viaggio, dunque, tra la memoria e il cuore.

 

Presentazione del libro La Rosa Bianca

14 Gennaio ore 18.00
Libreria Tarantola, via Vittorio Veneto 20 (Ud)
presentazione del libro “La Rosa bianca” e incontro con l’autore  Paolo Ghezzi

info e prenotazioni: ingresso libero fino ad esaurimento posti. Posti disponibili 70

 

La presentazione del libro si svolge a latere del progetto “La Rosa bianca occhi negli occhi”, giunto al suo terzo anno e rivolto alle scuole superiori di Udine e provincia. Nel corso di questo periodo, grazie alla collaborazione con “Libera Udine”, presidio “Rita Atria” e “Mondi a confronto”, le scuole hanno ospitato la mostra itinerante messa a disposizione dalla Weisserose Stiftung di Monaco di Baviera e partecipato alla rassegna di teatro per le scuole “TIG” del CSS assistendo allo spettacolo

Saranno presenti il giornalista e autore del libro Paolo Ghezzi e Aida Talliente autrice e interprete dello spettacolo.
Parteciperà il “Coro popolare della resistenza” di Udine
Un ringraziamento particolare a: Libera Udine, CSS Teatro stabile dìinnovazione del FVG, Libreria Tarantola, A.N.P.I. Udine, A.N.E.D. Udine, Centro d’accoglienza Ernesto Balducci, Teatro della sete

L’uomo che piantava gli alberi

di Jean Giono
4 Gennaio ore 20.30
Auditorium Comunale di Pieria, Prato carnico (Ud)

info: ingresso libero

 

Aida Talliente voce
Giorgio Pacorig Fender Rhodes e Korg ms120

 

Un racconto di rara bellezza. Un percorso delicato e commovente, che attraverso la semplice esistenza di un uomo fa riscoprire quelle straordinarie azioni capaci di trasformare i luoghi e generare nuova vita. Una narrazione che accompagna chi ascolta in una dimensione di serenità e contemplazione lasciando un messaggio positivo sulla “presenza umana” nel mondo.

 

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